L’opportunità dell’Europa

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di Fabio Massa

Diciamoci la verità, siamo degli ipocriti. Ce ne siamo fregati altamente quando l’ICE, l’organismo statunitense che sovrintende alla battaglia contro l’immigrazione illegale, metteva in centri detenzione temporanei praticamente mezzo mondo. Ce ne siamo fregati non da oggi, ma da sempre, anche quando c’era Biden, e quando c’era l’altra volta Trump. Perché, come sempre accade, non è successo a noi europei. Che – dopo esserci massacrati per secoli – abbiamo deciso dopo la seconda guerra mondiale di ritenerci indenni da tutto. Gli accidenti della Storia paiono non toccarci e così siamo andati avanti, come ragazzini viziati da una eredita incredibile in termini di cultura e di storia e di soldi e di finanza. E invece no, il mondo è qui, e dopo tanti anni ci sta dicendo che forse siamo irrilevanti. E gli irrilevanti, se non si fanno sentire, vengono bullizzati. Mai come adesso dobbiamo costruire una nuova Europa, più forte e più coesa. Una Europa che non sia quella incomprensibile dei mandarini e delle regole astruse, dei fondi dati con procedure talmente complicate da appartenere solo a un gruppo di “sacerdoti” dell’amministrazione, talmente distanti dal popolo che neppure i politici a volte li comprende. E’ una situazione di difficoltà, per gli europei. Sono alle prese con un sistema di welfare mostruoso, senza alcuna difesa comune, con gelosie che sono radicate nei secoli. O si cambia adesso, o ci si accomoda nell’irrilevanza, come bimbi che vengono messi fuori dalla stanza mentre i grandi – Cina e Stati Uniti – litigano. E’ un’occasione, non un rischio.

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