Stadio, Sala: da Procura atto dovuto, chiederemo incontro

"Si parla del prezzo a cui venderemo San Siro: la valutazione l’abbiamo fatta fare all’Agenzia delle Entrate, quindi a un organismo dello Stato."

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Quello della Procura su San Siro è “un atto dovuto: stiamo parlando di un modello 45, che vuol dire il registro degli atti non costituenti notizie di reato”. Queste le parole del sindaco Giuseppe Sala, a margine della cerimonia di riconoscimento delle botteghe storiche questa mattina a Palazzo Marino.
“La procura, quando dei cittadini fanno una denuncia, apre un fascicolo e poi decide come classificarlo”, ha spiegato Sala. “Il fatto che l’abbiano classificato come modello 45 – ha sottolineato – è già un passo avanti. Si parla del prezzo a cui venderemo San Siro: punto uno, la valutazione l’abbiamo fatta fare all’Agenzia delle Entrate, quindi a un organismo dello Stato. Non so a chi meglio avremmo potuto farla fare: dovevamo chiedere alla Nasa? Oggettivamente più dell’Agenzia delle Entrate non c’è nessuno titolato”.
Il sindaco ha continuato: “Punto due: rispetto alle illazioni che leggo, la possibilità che con il denaro pubblico si contribuisca alle spese per la ristrutturazione e la demolizione di San Siro è pari a zero. Non c’è alcuna possibilità. Sono illazioni”.
Per quanto riguarda invece la questione delle bonifiche, “al di là che nessuno sa che cosa bisognerà fare e che nessuno ha mai fatto carotaggi – ha detto Sala – ogni volta che si vende un’area c’è un tema di bonifiche a Milano. E quindi va verificato di cosa si parla. Noi oggi assolutamente non lo sappiamo”.
“Credo che chiederemo un incontro alla Corte dei Conti e alla Procura e che sarebbe utile avere anche l’Agenzia delle Entrate”, ha aggiunto Sala, rispondendo alla domanda se si procederà con il bando: “Certo, ci mancherebbe altro. A brevissimo”.
Per quanto riguarda i club, il sindaco ha detto di non averci parlato, aggiungendo: “Penso che abbiano capito la situazione. Se non mi hanno chiamato, è perché l’hanno capita”.

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati

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