Urbanistica, Sala: “Ci sono mele marce. Domani incontro Bardelli”

Gli ultimi sviluppi delle inchieste sull'urbanistica con l'arresto dell'ex dirigente del Comune, Giovanni Oggioni, non fanno dubitare il sindaco Giuseppe Sala sulla condotta dei suoi funzionari in generale, anche se, ha detto, le intercettazioni "mi fanno pensare che delle mele marce ci siano".

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“Non sono nelle condizioni ora di dare grande suggerimenti, ma il Parlamento se ora non si dedicherà al Salva Milano è evidente che deve mettere mano al riordino di una normativa dove la legge madre è del 1942″: lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala incontrando la stampa a margine di un convegno a Palazzo Marino, dopo gli ultimi sviluppi delle inchieste sull’urbanistica e la decisione del Comune, confermata anche stamane dal sindaco, di non proseguire sul cosiddetto Salva Milano. “Non va bene quello che abbiamo fatto? Ok – ha proseguito Sala – però bisogna tenere conto del perché a Milano si è costruito. Non buttiamo tutto in caciara. Milano è cambiata perché c’è stato un certo tipo di approccio tra pubblico e privato e non sarà tutto male. Ma rimane il fatto che buona parte del Paese è ferma. Ma la legge madre che governa le autorizzazioni e gli investimenti è del 1942, è una materia che va riordinata”. Quanto al ‘Salva Milano’, Sala ha ribadito: “Negli ultimi paio di mesi già si stava capendo che si rischiava di non andare da nessuna parte, ho detto più volte che era strano che ci volessero 12 mesi per una definizione di regole. Per cui non che fosse in grande salute” era chiaro “ma onestamente con quello che abbiamo saputo ieri mi è sembrata una cosa onesta e matura fare un passo indietro”. Da parte del sindaco anche la conferma che il Comune di costituirà “senz’altro” parte civile.

Gli ultimi sviluppi delle inchieste sull’urbanistica con l’arresto dell’ex dirigente del Comune, Giovanni Oggioni, non fanno dubitare il sindaco Giuseppe Sala sulla condotta dei suoi funzionari in generale, anche se, ha detto, le intercettazioni “mi fanno pensare che delle mele marce ci siano”. Il sindaco, rispondendo a una domanda dei giornalisti che gli chiedevano se non pensi, dopo quanto emerso, di essere ‘circondato da funzionari che fanno i propri interessi ‘a casa sua’, Sala ha infatti replicato “No. Da una serie di funzionari no. Mi fanno pensare che delle mele marce ci siano. Dalle ricostruzioni che tutti leggiamo, noi di fatto da un lato abbiamo sostenuto la necessità del Slava Milano, dall’altro lato, che esce dagli atti, ci eravamo già molto allineati alle contestazioni della Procura” e “abbiamo già cambiato modalità, sia nel modo in cui vengono concesse le autorizzazioni sia nei rapporti tra uffici e imprenditori” e “dalle intercettazioni sembrerebbe che questo avesse dato fastidio a qualcuno”. Secondo Sala alcuni cambi negli uffici andranno fatti “necessariamente”. “Ma – ha affermato – dobbiamo stare attenti ad essere anche un po’ garantisti, noi oggi abbiamo persone negli uffici che sono indagate e che continuano a fare il loro dovere. Perché il Salva Milano? Perché dicevamo in sostanza che le persone indagate hanno applicato le regole. Bisogna distinguere il fatto che possa essere indagato perché la Procura contesta l’applicazione di regole dal fatto che lo sia per ipotesi di corruzione”. In particolare sulla figura e il ruolo di Oggioni, il sindaco ha poi sottolineato: “Non ho avuto sospetti che all’interno della struttura dirigenziale ci fosse un comportamento illecito. Voglio precisare che anche dalle ricostruzioni fatte Oggioni si muove su parti del Governo e del Parlamento, e l’avranno fatto, ma certamente non in nome del Comune ma per loro iniziativa privata e personale. Al Salva Milano hanno lavorato sempre in due, il capo della avvocatura e il capo di Gabinetto”.

“L’assessore Bardelli lo vedo domani mattina e prenderemo una decisione. È chiaro che umanamente mi dispiace perché si è fatto apprezzare in questi mesi da tutti. Poi magari sono singole frasi che possono scappare ma è chiaro che anche lui stesso è consapevole che la situazione non è semplice. Domani mattina lo incontro e decideremo cosa fare”: così ha detto il sindaco in merito alla posizione dell’assessore alla Casa Guido Bardelli che, prima di essere nominato, secondo quanto emerso da alcune intercettazioni avrebbe tenuto una posizione contro la Giunta. A chi gli chiedeva se un eventuale rimpasto di giunta potrebbe riguardare anche altri assessorati il sindaco ha poi replicato: “Direi di no. Anche perché mancano due anni alla fine del mandato, l’ultimo semestre il lavoro per ovvi motivi si rallenta. Non credo che sia saggio, e quindi credo proprio di no”.

 

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati

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