Un girasole di metallo alto tre metri come simbolo di speranza per la fine della guerra russo-ucraina, a tre anni dallo scoppio del conflitto. Questa mattina l’istallazione è stata svelata nella Biblioteca degli Alberi, alla presenza del sindaco Giuseppe Sala, del sottosegretario della Regione Raffaele Cattaneo e dei rappresentanti di Ue e Parlamento Europeo, e ha come base un terreno di macerie. “(Un)forgotten Ukraine – A symbol of hope, a reminder of loss” è realizzato dall’artista Mauro Seresini e sarà visibile fino a sabato 22 febbraio.
L’iniziativa, promossa dalla Rappresentanza della Commissione europea per il Nord Italia e dall’Ufficio del Parlamento europeo a Milano e ideata in collaborazione con Fondazione CESVI, Factanza Media e Mirror, ha come obiettivo mantenere alta l’attenzione sull’importanza dell’impegno europeo in favore dell’Ucraina anche nell’affrontare l’emergenza umanitaria: l‘aggressione russa del 24 febbraio 2022 ha causato oltre 40mila vittime civili, tra morti e feriti, e quasi 4,3 milioni di rifugiati, che godono della protezione temporanea nell’Ue. In totale, l‘Unione ha sostenuto l’Ucraina con quasi 135 miliardi di euro, di cui 1,5 miliardi di euro provenienti dai beni immobilizzati russi e continua a rinnovare le sanzioni contro la Russia su settori come energia, finanza e commercio. A questo si aggiungono 17 miliardi di euro stanziati per i rifugiati nei paesi Ue e 2 miliardi di euro per la sicurezza energetica ucraina e la riparazione delle infrastrutture colpite dagli attacchi russi. “L’Unione europea resterà al fianco dell’Ucraina per tutto il tempo necessario. Nessuno vuole la pace più del popolo ucraino e non si può decidere dell’Ucraina senza l’Ucraina, se si vuole una pace che sia giusta e duratura. Per questo l’Unione europea continuerà a fornire solidarietà e sostegno all’Ucraina e al suo popolo“, ha evidenziato Claudia Colla, Capo Rappresentanza della Commissione europea per il Nord Italia. Sottolineata anche la posizione del Parlamento europeo per “la condanna della brutale aggressione russa e sostegno al popolo ucraino. Con questa installazione, vogliamo celebrare la resilienza e la speranza della comunità ucraina che, sin dallo scoppio delle ostilità, continua a richiamare i valori di libertà e democrazia“, ha dichiarato Maurizio Molinari, Capo dell’Ufficio del Parlamento europeo a Milano.
Presente all’inaugurazione anche l’organizzazione umanitaria Cesvi, la prima ad esser entrata a Bucha dopo lo scoppio della guerra. “Sin dalle primissime fasi dell’emergenza in Ucraina Cesvi si è attivata per sostenere la popolazione sfollata – ha spiegato la presidente Gloria Zavatta – dapprima attraverso interventi di accoglienza e protezione nei Paesi confinanti Ungheria, Romania e Polonia, con l’allestimento di tende per garantire riparo e rifugio, e contestualmente con la distribuzione di prodotti essenziali all’interno del Paese. Ad aprile 2022 Cesvi è la prima organizzazione umanitaria italiana a entrare a Bucha dopo la devastazione russa. Qui è intervenuta con la ricostruzione delle infrastrutture educative, tra cui l’asilo ‘Arcobaleno’, che ora accoglie 700 bambini, supportando altre cinque strutture scolastiche; in 3 di queste ha aiutato anche la costruzione di rifugi anti-bomba. Nell’inverno 2023, Cesvi ha allestito 39 strutture sicure e riscaldate, in grado di fornire rifugio e conforto a migliaia di persone. Ha inoltre istituito un Centro di Supporto Psicologico nella città e nella Regione di Kyiv ha anche fornito arredi e attrezzature al Centro Regionale di Salute Mentale a Vorzel”. Raffaele Cattaneo, sottosegretario della Regione Lombardia alle relazioni internazionali ed europee, ha ricordato che “non possiamo dimenticare che l’Ucraina è stata aggredita, nessuno può dimenticare questo” ha evidenziato i 300 mila morti, tra ucraini e russi. Le vittime da una parte e dall’altra non sempre possono essere assimilate al regime. Dobbiamo lavorare perché la guerra finisca in fretta.