Lombardia, a Palazzo Pirelli la borsa di studio in nome di Carlotta Dessì

L'iniziativa vuole onorare il suo impegno e la sua dedizione al giornalismo, premiando i lavori presentati da uno o più studenti provenienti dalla Scuola di giornalismo “Walter Tobagi” di Milano.

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Un evento speciale per celebrare la memoria di Carlotta Dessì, giornalista di talento scomparsa prematuramente a soli 34 anni è stato ospitato al Belvedere Jannacci di Palazzo Pirelli, dove è stata presentata la borsa di studio a lei intitolata. L’iniziativa, promossa dalla Fondazione Collegio della Guastalla Onlus con il patrocinio del Consiglio Regionale della Lombardia e dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia, vuole onorare il suo impegno e la sua dedizione al giornalismo, premiando i lavori presentati da uno o più studenti provenienti dalla Scuola di giornalismo “Walter Tobagi” di Milano.

La mattinata si è aperta con i saluti istituzionali di Antonio Viscomi, Presidente della Fondazione Collegio della Guastalla, e di Federico Romani e Giacomo Cosentino, rispettivamente Presidente e Vice Presidente del Consiglio Regionale della Lombardia.


“Carlotta ha dimostrato che il giornalismo è un presidio di democrazia –
ha sottolineato in un video messaggio il Presidente del Consiglio regionale Federico Romani-. E lo ha fatto in un contesto in cui le nuove tecnologie, i social e, infine l’intelligenza artificiale, sono stati e sono uno tsunami per il mondo dell’informazione. Ma Carlotta ha dimostrato, con il suo lavoro di ogni giorno che questa “rivoluzione tecnologica” non è la fine del giornalismo, ma una sfida professionale affascinante. Perché solo i giornalisti hanno e avranno anche in futuro la capacità esclusiva di ricercare, indicare e perseguire quell’orizzonte di senso che nessuna tecnologia da sola può garantire. Questo ha sempre fatto Carlotta nel suo lavoro e questo suo lascito di passione e professionalità lo vorremmo trasmettere alle giovani generazioni di giornalisti grazie alla borsa di studio che porta il suo nome”.

 

“La professione giornalistica richiede sacrificio, studio continuo, tenacia e anche una buona dose di ostinazione –ha evidenziato nel suo intervento il Vice Presidente del Consiglio regionale Giacomo Cosentino-. Oggi più che mai abbiamo bisogno di giornalisti come Carlotta, che abbiano lo slancio di raccontare i fatti con forza, onestà e rigore, sempre al servizio della comunità. Con convinzione il Consiglio regionale darà il massimo sostegno anche alle future edizioni del Premio, affinchè i valori della professionalità e della ricerca della verità continuino a vivere nelle nuove generazioni”.

“Carlotta Dessì ha rappresentato un esempio di dedizione e talento nel mondo del giornalismo. Con questa borsa di studio vogliamo dare continuità ai suoi valori, offrendo un’opportunità concreta ai giovani che desiderano seguire il suo stesso percorso con passione e responsabilità – spiega Antonio Viscomi, Presidente della Fondazione Collegio della Guastalla –. Il nostro impegno per il sostegno all’istruzione non si ferma qui: vogliamo che questa iniziativa diventi un appuntamento fisso nel tempo, affinché sempre più giovani possano beneficiare di un supporto concreto nel loro percorso di crescita professionale e umana”.

L’evento, moderato da Sonia Bedeschi, ha visto tra gli altri la partecipazione del Vice Presidente dell’Ordine dei Giornalisti lombardo Francesco Caroprese, di Andrea DeloguMario GiordanoAlessandro SallustiRoberta Potasso e Chiara Maffioletti.

Sono intervenuti anche i genitori di Carlotta e il compagno e collega Fabrizio Boni, per rafforzare il messaggio del suo sogno di un giornalismo autentico fatto di professionalità e cuore. La presentazione della borsa di studio è stata arricchita da intermezzi musicali, con la direzione di Enzo Consogno e con le esibizioni di Emanuele Semino come voce solista, il Vivarmonia Chorus di Volpedo, il Kinder Chorus Paolo Perduca di Tortona, il Librinscena Chorus di Garbagna e il Coro della scuola primaria di Sarezzano. Spazio anche per l’arte e la danza, grazie alla coreografia di Erika Simonetti “Sfumature di Glicine”, curata da Sonia Zambonin dell’Associazione Culturale “Pablo Neruda” di Cinisello Balsamo.

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