Il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Milano, Antonino La Lumia-
Una ‘cassetta per attrezzi’ per chi si accinge a diventare una coppia anche sul fronte giuridico. Così è stato definito il primo corso prematrimoniale laico e gratuito organizzato dal Comune di Milano in collaborazione con l’Ordine degli Avvocati di Milano, presentato oggi in Comune. L’iniziativa è aperta a tutti coloro che risiedono a Milano e prevede la partecipazione di avvocati esperti in diritto di famiglia. Il corso, con iscrizione obbligatoria, è articolato in quattro tematiche che si svilupperanno in un incontro di 45 minuti ciascuna: la prima si interessa dei tratti generali del matrimonio e dell’unione civile, la seconda si occupa della “filiazione”, la terza lezione verterà sul “regime patrimoniale” e l’ultima sulla separazione, sullo scioglimento del matrimonio e sull’affidamento dei figli. Il primo incontro sarà il 19 marzo, ospitato in sala Brigida a Palazzo Marino e sarà possibile seguirlo anche in streaming. Oltre al primo ciclo di incontri tra marzo e aprile, il secondo a maggio e l’obiettivo è organizzarne un terzo anche dopo l’estate. L’iniziativa è stata proposta dalla vicepresidente Pd del Consiglio comunale Roberta Osculati, firmataria di un odg su questo tema. “Ho ascoltato i suggerimenti provenienti dal centro San Fedele e sono felice di aver portato l’attenzione del Comune di Milano su una proposta che punta a prendersi cura delle persone e delle coppie in particolare. Approfondire in modo laico alcuni aspetti della vita coniugale è un primo segnale di attenzione e di accompagnamento al formarsi di un nuovo nucleo familiare. Fino ad oggi, i percorsi di preparazione al matrimonio si sono svolti quasi esclusivamente in ambito religioso, senza una formazione laica specifica sugli aspetti giuridici e civili dell’istituto matrimoniale. Questo nuovo progetto colma un vuoto offrendo ai futuri coniugi un’opportunità preziosa per comprendere a fondo i diritti e i doveri connessi al matrimonio e all’unione civile”, ha commentato Osculati. “A Milano – ha dichiarato l’assessore ai Servizi civici e Generali Gaia Romani – i numeri ci dicono che il calo dei matrimoni registrato in vent’anni è guidato dalle celebrazioni di tipo religioso e non da quelle civili, che invece sono cresciute. Alla luce di questi dati, abbiamo deciso, in collaborazione con l’Ordine degli Avvocati di Milano, di promuovere questo corso perché crediamo che sia giusto consentire ad ogni coppia di prendersi cura delle proprie scelte, in modo che possa farlo in un modo consapevole. Estendere una possibilità finora pensata solo per chi si unisce in matrimonio religioso, anche a coloro che contraggono matrimonio o unione civile, ci sembra un risultato importante e soprattutto in linea con l’evoluzione della società, che ci auguriamo i nostri cittadini e cittadine apprezzeranno”. “La vicinanza degli avvocati alla società civile” è stata evidenziata dal presidente dell’Ordine degli Avvocati di Milano, Antonino La Lumia: “Il matrimonio è un passo importante, che comporta diritti e doveri giuridici spesso poco conosciuti. Con questa iniziativa proseguiamo la nostra vicinanza e collaborazione con il Comune di Milano. Sono molti i progetti di promozione della legalità che ci vedono promotori a favore della collettività milanese. Come avvocatura riteniamo che la nostra funzione sociale sia di cruciale importanza: il nostro posto è accanto ai cittadini in ogni occasione in cui in gioco ci siano diritti da affermare e tutelare”. “La scelta di sposarsi o unirsi civilmente non è solo un atto d’amore, ma anche un impegno giuridico – ha aggiunto l’avvocato Alessandro Mezzanotte, coordinatore della Commissione Responsabilità sociale dell’Avvocatura e responsabile del progetto – Il nostro obiettivo è accompagnare i futuri coniugi in un percorso di comprensione delle implicazioni legali, affinché possano compiere scelte consapevoli e informate. La Commissione che coordino è impegnata su più livelli, dalle scuole, agli sportelli di orientamento legale diffusi nel territorio, alle iniziative legate al contrasto della violenza di genere”.