Cambio al vertice della Cisl Lombardia. Il Consiglio generale del sindacato, riunito oggi a Concorezzo (MB), ha eletto nuovo segretario generale Fabio Nava. Succede a Ugo Duci, alla guida dell’organizzazione dal 2017. Il 2025 è un anno particolare per la Cisl, che celebra il settantacinquesimo anniversario dalla fondazione (30 aprile 1950) ed è impegnata nella stagione dei congressi, che si concluderà con l’assise nazionale in programma a metà luglio. “Assumo questo incarico con una certa commozione e un doveroso senso di responsabilità – ha dichiarato Nava subito dopo l’elezione -, e con l’impegno di rafforzare il ruolo della Cisl lombarda come sindacato capace di interpretare le sfide del presente con coraggio, pragmatismo e visione innovativa”. All’elezione erano presenti il leader nazionale uscente della Cisl Luigi Sbarra, che ha appena rassegnato le dimissioni per raggiunti limiti d’età, e l’attuale segretaria generale aggiunta Daniela Fumarola, che lo stesso Sbarra ha candidato alla sua successione. “Anche un territorio avanzato come la Lombardia non è esente da criticità – ha sottolineato il neosegretario -. Penso ai temi legati alla salute, dove rimane ancora molto da fare per ridurre le liste d’attesa e per rendere davvero operative le Case delle Comunità e più in generale la medicina territoriale; penso anche al carovita e all’emergenza abitativa, in particolare nelle grandi città, che impattano pesantemente sui redditi e sulla capacità di spesa di famiglie di lavoratori e pensionati; penso al dramma degli incidenti e delle morti sul lavoro, che crescono invece di diminuire, una piaga sempre più inaccettabile”.
Un’indagine della Cisl lombarda su oltre 11.500 iscritti ha evidenziato che circa il 60%
ha rinunciato a cure o visite per i tempi di attesa troppo lunghi. In quanto agli incidenti sul lavoro i numeri sono drammatici: da gennaio a novembre 2024 in Lombardia si
sono registrati 101.194 infortuni e ben 171 morti: in pratica ogni giorno più di 300
persone rimangono ferite e ogni due giorni una non torna più a casa dal lavoro. Secondo la Cisl regionale va valorizzato il ruolo degli RLS (Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza), occorre puntare su formazione e prevenzione e aumentare i controlli, potenziando il personale ispettivo. Nava nel suo intervento ha ribadito la più ampia disponibilità della Cisl lombarda al confronto e al dialogo con tutte le istituzioni e le associazioni imprenditoriali e sociali, nel rispetto dell’autonomia e dei ruoli di ciascuno. I dati del terzo trimestre 2024 confermano un tasso di occupazione stabile al 69,3%,
con un aumento di 32.000 occupati (+0,7%). Tuttavia, la crescita è inferiore rispetto alla
media nazionale (+2,2%), segnalando un rallentamento rispetto agli anni precedenti.
Uno degli aspetti più positivi è l’incremento dell’occupazione femminile (+1,5%), che
porta il tasso al 62,1%. Nonostante la Lombardia mantenga un tasso di disoccupazione
tra i più bassi d’Italia (3,6%), il numero di disoccupati è aumentato del 3,9% (+6.200
unità). Parallelamente, la cassa integrazione è cresciuta del 24,7%, un chiaro segnale
di difficoltà per alcuni comparti produttivi. Il mercato si trova poi a fare i conti con un
problema strutturale: la difficoltà delle imprese a trovare personale con le competenze
richieste. Nel quarto trimestre 2024, il 48% delle assunzioni previste è stato classificato
come di difficile reperimento, un dato in aumento rispetto al 37% del 2021. Un’altra
sfida che non si può ignorare è l’invecchiamento della forza lavoro. Al 1° gennaio 2024
i giovani tra i 15 e i 34 anni rappresentavano solo il 20,7% della popolazione regionale,
un dato che rende sempre più difficile il ricambio generazionale.
La Cisl Lombardia ha chiuso l’anno con 730.869 associati, registrando un significativo
aumento dei lavoratori attivi in diversi settori, in particolare tra i giovani e gli immigrati.
Dal 2015 al 2024 gli iscritti nella fascia Under 35 sono cresciuti di oltre 10.000 unità
(+18,4%), e ben di 2.600 unità soltanto tra il 2023 e il 2024. Le persone di origine
straniera rappresentano il 15% dell’intera base associativa, rispetto al 9,8% del 2015 e
se si considerano solo gli iscritti attivi, il dato sale al 24,7%. Negli ultimi 12 anni il
settore dei servizi è cresciuto dal 16% al 20%, l’industria è scesa dal 17% al 16% e il
settore pubblico e del welfare è passato dall’11% al 10%, segno di un profondo
cambiamento del mercato del lavoro. Le donne rappresentano il 50,3% degli iscritti
complessivi, mentre i pensionati (296.960) continuano ad essere una risorsa
importante per il sindacato. È cambiata la guida della Cisl lombarda, ma è rimasta immutata la segreteria che affiancherà Nava durante il suo mandato. Il “Parlamentino” del sindacato ha, infatti riconfermato la fiducia a Enzo Mesagna, Dino Perboni e Roberta Vaia.