Per la Consulta inammissibile il referendum sull’autonomia, Fontana: “Smontata la contrapposizione Nord-Sud”

La Consulta ha dichiarato inammissibile il referendum abrogativo della legge sull'Autonomia differenziata delle Regioni. Soddisfatto il presidente della Regione Attilio Fontana: "Questa decisione perché il tentativo portato avanti dai comitati referendari e dai partiti di sinistra di contrapporre il Nord al Sud è stato smontato dalla Corte costituzionale"

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La Consulta ha dichiarato inammissibile il referendum abrogativo della legge sull’Autonomia differenziata delle Regioni. Ad emettere la sentenza sono stati gli attuali undici giudici della Corte Costituzionale. La Corte ha rilevato che “l’oggetto e la finalità del quesito non risultano chiari”. La Consulta si era già espressa il mese scorso in merito alla cosiddetta ‘legge Calderoli’, sottolineando – ai fini di compatibilità costituzionali – la necessità di correzioni su sette profili della stessa legge: dai Livelli essenziali di prestazione (Lep) alle aliquote sui tributi. La Corte costituzionale ha rilevato che “l’oggetto e la finalità del quesito non risultano chiari. Ciò pregiudica la possibilità di una scelta consapevole da parte dell’elettore”.
“Sono molto soddisfatto di questa decisione perché il tentativo portato avanti dai comitati referendari e dai partiti di sinistra di contrapporre il Nord al Sud è stato smontato dalla Corte costituzionale”. Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.   La Consulta “con una sentenza storica, ha certificato in maniera chiara e netta che l’impostazione della legge Calderoli è coerente e corretta rispetto alle previsioni costituzionali e non vi è bisogno di alcun referendum sul tema”, ha aggiunto.

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