Conferito l’Ambrogino d’oro alla memoria a Licia Pinelli

Il riconoscimento è stato consegnato dal Sindaco nelle mani delle figlie Claudia e Silvia Pinelli.

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Oggi, nella Sala dell’Orologio di Palazzo Marino, il Sindaco di Milano Giuseppe Sala ha conferito l’Ambrogino d’Oro alla memoria di Licia Rognini Pinelli, vedova del ferroviere anarchico Giuseppe Pinelli, morto presso la Questura di Milano il 15 dicembre del 1969.

Il riconoscimento è stato consegnato dal Sindaco nelle mani delle figlie Claudia e Silvia Pinelli. Alla cerimonia, che si svolge a due mesi dalla scomparsa di Licia Pinelli e a pochi giorni dal suo compleanno, hanno partecipato, tra gli altri, il Prefetto di Milano, Claudio Sgaraglia, e il Questore di Milano, Bruno Megale, insieme ai familiari e alle persone loro più vicine in questi anni.

“L’Ambrogino d’Oro alla memoria di Licia Pinelli è un riconoscimento e un doveroso plauso della città di Milano a una donna coraggiosa e tenace che ha difeso e onorato la memoria di suo marito Pino, trasformando il dolore in un impegno di testimonianza e di lotta per la giustizia e la verità” – ha commentato il sindaco di Milano Giuseppe Sala.

In onore e in ricordo della vedova Pinelli, lunedì 13 gennaio sarà pubblicato un podcast a lei dedicato.
L’audioracconto fa parte di ‘Memorabili’, serie del Comune di Milano realizzata da Officina del Podcast, nell’ambito del progetto Milano è Memoria, dedicata alle donne che hanno amato e reso grande Milano. La voce narrante di Francesca Mineo si intreccia a quelle di Claudia e Silvia nel commuovente ritratto della madre Licia, una “bella persona” che con perseveranza e determinazione ha difeso la memoria e la dignità di un marito e di un padre proteggendo le figlie diventate grandi con lei nella lunga attesa di verità e giustizia. Ai loro ricordi si uniscono le parole del Sindaco Giuseppe Sala che proprio in piazza Fontana, lo scorso 12 dicembre, alla commemorazione delle vittime della strage, aveva annunciato alla città la decisione di onorare Licia Pinelli conferendo l’Ambrogino d’oro in sua memoria.

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati

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