Senzatetto, piano freddo: Sala e Bertolè visitano il centro di via Sammartini

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Sono 2.343 i senza dimora a Milano, secondo l’ultimo censimento effettuato nel febbraio 2024, nelle strade e nei centri di accoglienza. Il sindaco Giuseppe Sala ha voluto recarsi oggi in visita presso il centro di via Sammartini, insieme all’assessore al Welfare Lamberto Bertolè. Il primo cittadino ha ricordato nel corso della visita che c’è un numero, lo 0288447646, che i cittadini possono chiamare per segnalare la presenza di persone in strada e che ancora ci sono posti nei centri di accoglienza: “C’è un numero da chiamare perché tanti cittadini ci scrivono che vogliono dare una mano a chi c’è per strada – ha detto Sala -. Noi abbiamo ancora spazi per dare un letto e un pasto caldo, con il piano freddo abbiamo aggiunto altri luoghi. Chi sta in strada lo fa per scelta perché lo spazio c’è, aiutateli, lo dico ai milanesi, a convincerli a non rimanere in strada soprattutto nei giorni di grande freddo. Una vita salvata è qualcosa di importante”.
Durante la visita sono stati ricordati anche i numeri del piano freddo 2024-2025, partito il 25 novembre e che sarà attivo fino all’8 marzo. “Il piano freddo è un potenziamento dell’offerta ordinaria che tutto l’anno il Comune offre alle persone senza dimora – ha spiegato l’assessore Bertolè -. In queste prime settimane di piano freddo abbiamo accolto quasi 500 persone, che si aggiungono alle oltre mille accolte tutto l’anno. Di queste persone, tante sono al primo accesso, due terzi delle persone non ha mai fatto accesso al piano freddo e buona parte è di origine straniera, l’88%. Sono persone in questa condizione perché sono in attesa di presentare domanda di protezione umanitaria. I tempi sono lunghi e le persone sono costrette a stare in strada quindi il piano freddo è un dispositivo salva-vita, una risposta a queste persone”. Sul centro Sammartini, l’assessore ha ricordato che si tratta del punto di accesso a tutto il sistema di servizi, “nel 2024, 8.900 accessi a questo servizio hanno portato le persone più volte a chiedere risposte in termini di centri diurni, accoglienza notturna e orientamento sull’accoglienza della città”.

A oggi sono otto i centri straordinari aperti e entro metà gennaio ne apriranno altri due (uno all’interno del centro anziani di Cenisio e l’altro in un’ala dell’ex scuola Manara di via Fratelli Zoia) per ulteriori 50 posti complessivi. Per il piano freddo saranno dunque 10 i centri. Da novembre sono stati inviati nelle strutture di accoglienza, dopo lo screening medico da parte dei Medici volontari italiani e del test mantoux per la tubercolosi, circa 500 persone, di cui circa il 60% “nuove”, ovvero al primo piano freddo. Sono per lo più uomini (84%) e per lo più stranieri (88%), in attesa che la richiesta di asilo sia accettata e non trovano accoglienza nelle strutture statali dedicate ai migranti (CAS). Gli utenti del piano freddo vengono indirizzati verso i colloqui con gli operatori sociali e, in media, circa il 10% ogni anno viene ritenuta idonea ad avviare percorsi più lunghi e strutturati di reinclusione. Sono trasferite nei centri ordinari (circa mille posti messi a disposizione dalla città tutto l’anno in strutture come Casa Jannacci, via Pollini, via Pedroni, via Saponaro) e il loro posto in piano freddo viene rimesso a disposizione, generando quindi un ricambio.
L’assessore ha infine ricordato che accanto a queste strutture “stiamo lavorando grazie ai fondi Pnrr all’apertura di due stazioni di posta, due luoghi diurni e accoglienza notturna qualificati per rispondere in modo più bello e qualificato alle persone senza dimora. Saranno in via Barabino e via Aldini. Sulle marginalità gravi, Comune ha presentato questi due progetti per il finanziamento con i fondi Pnrr, ottenendo oltre 4,3 milioni di euro per realizzare delle stazioni di posta, ossia centri multifunzionali che erogheranno servizi a supporto di persone senza dimora e nuclei familiari molto fragili e degli appartamenti per l’accoglienza in housing first. Gli immobili che saranno oggetto di questi servizi (stazioni di posta in via Aldini a marzo 2026 e via Barabino in estate/autunno 2025 e l’housing first in via Mosso) sono in ristrutturazione, ma mentre i lavori sono in corso i servizi di supporto e gli inserimenti in accoglienza sono partiti in altre strutture con numeri importanti: dal 2023 sono stati supportati dai servizi delle stazioni di posta 817 beneficiari e 143 persone sono state inserite negli appartamenti in housing first.

L’assessore Lamberto Bertolè.

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati

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