Capodanno, Sala: non polemizzo con chi gestisce la sicurezza

"Prima di parlare e dare giudizi bisogna avere degli elementi. Mi spiace che ogni occasione sia buona per fare polemiche, certamente io non polemizzo in particolare con chi gestisce la sicurezza".

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“Prima di parlare e dare giudizi bisogna avere degli elementi. Mi spiace che ogni occasione sia buona per fare polemiche, certamente io non polemizzo in particolare con chi gestisce la sicurezza”. Lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala, a margine della visita al Centro Sammartini, commentando le critiche mosse per la gestione della piazza in occasione dei festeggiamenti in Duomo a Capodanno e le presunte violenze subite da alcune ragazze belghe. “Rimango a quello che hanno detto i responsabili primi della gestione, in particolare il questore Megale che ha detto di essere soddisfatto. – ha aggiunto Sala – Sono stato tirato per la giacca nei giorni successivi perché non dicevo nulla: ci sono tanti modi per fare politica, a volte ce la si cava con una semplice dichiarazione, ma ora è il momento di lavorare più che di dichiarare soprattutto nel momento in cui non si sa nulla. Ad oggi di questo fatto non sappiamo ancora nulla, non abbiamo immagini delle telecamere. Non dico che non è successo niente, però non sappiamo nulla, non abbiamo una denuncia formale”.

Il sindaco ha parlato anche delle zone rosse per la gestione della sicurezza e a quanto dichiarato dal delegato alla sicurezza di Milano Franco Gabrielli. “Sulle zone rosse, ci possono essere delle opinioni diverse. Quello che ha detto Gabrielli, al di lá che poi dal titolo è sembrato che fosse contrario, lui ha detto ‘guardate che le zone rosse non sono sufficienti’. Non dobbiamo pensare che con le zone rosse risolviamo il problema. Quando il Prefetto mi ha parlato dell’idea di sperimentare queste zone io ho detto ‘proviamo’, la bacchetta magica non ce l’ha nessuno e bisogna lavorare anche con modalità nuove. Io sarò sempre al fianco di chi prova a lavorare, di chi lavora più di chi polemizza”.

 

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati

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