Milano ricorda Anna Kuliscioff con una mostra a Palazzo Moriggia

Si inaugura al Museo del Risorgimento la mostra documentaria “Io, Anna Kuliscioff”, nel centenario dalla scomparsa di una delle figure centrali del socialismo italiano.

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Nel giorno della nascita di Anna Kuliscioff, inaugura giovedì 9 gennaio, a Palazzo Moriggia  Museo del Risorgimento (Via Borgonuovo 23) la mostra documentaria “Io, Anna Kuliscioff”, nel centenario dalla scomparsa di una delle figure centrali del socialismo italiano, pioniera della parità di genere e della tutela dei diritti dei lavoratori.
Promossa dalla Fondazione Anna Kuliscioff e dal Comitato Promotore per le Celebrazioni del Centenario della morte di Anna Kuliscioff (1925-2025), la mostra – aperta fino al 15 marzo – ripercorre la straordinaria vita di una donna che ha segnato profondamente le vicende politiche e sociali del nostro Paese.
“La figura di Anna Kuliscioff rappresenta una testimonianza straordinaria del coraggio e della determinazione nel perseguire ideali di giustizia sociale, emancipazione femminile e difesa dei diritti dei lavoratori – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi –. Milano è profondamente legata a questa donna eccezionale, che ha scelto la nostra città come luogo di azione e di lotta, lasciando un segno indelebile nella sua storia politica e sociale. Con questa mostra, vogliamo non solo celebrare il suo ricordo, ma anche ispirare le nuove generazioni a raccogliere l’eredità di un impegno che resta oggi quanto mai attuale. Anna Kuliscioff ci insegna che il progresso passa sempre attraverso la passione e la dedizione di chi sa immaginare un futuro più giusto per tutti”.
Laureata in Medicina e specializzata in Ginecologia, salvò innumerevoli vite grazie alla sua tesi sull’origine batterica della febbre puerperale. A Milano, sua città d’adozione, fu la ‘dottora dei poveri’, offrendo cure gratuite negli ambienti più disagiati nonostante i pregiudizi di genere.
Nel 1891, con Filippo Turati, fondò la rivista Critica Sociale, diventando un punto di riferimento per il socialismo italiano. Il suo salotto, noto come il ‘salotto della Signora Anna’, fu un crocevia della cultura e della politica progressista. Partecipò alla fondazione del Partito Socialista Italiano (1892), contribuendo alla nascita della prima organizzazione politica moderna della sinistra italiana.
Kuliscioff si batté per i diritti delle donne e dei minori sul lavoro, promuovendo leggi fondamentali come la Legge Carcano (1902). Combatté per il suffragio universale, affrontando anche l’opposizione di Turati, ma il suo impegno non venne mai meno, come dimostra la fondazione del giornale La Difesa delle Lavoratrici (1912).
Pacifista, denunciò l’imperialismo della guerra in Libia e intuì il carattere autoritario del regime bolscevico dopo la Rivoluzione russa. Fu anche tra i primi a sostenere l’idea di un’Europa unita, ispirandosi ai Quattordici Punti di Wilson. La marcia inarrestabile del fascismo segnò i suoi ultimi anni con amarezza e solitudine. Anna Kuliscioff morì il 29 dicembre 1925, lasciando un’eredità indelebile. Al suo funerale, centinaia di persone sfidarono le aggressioni fasciste per renderle omaggio.
La mostra è sotto l’egida della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura di missione anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali e internazionali e ha il sostegno della Fondazione Banca Popolare di Milano. È inoltre inserita nel palinsesto di iniziative Milano è memoria e Milano si fa storia.

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati

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