“Si apre il nuovo anno e la violenza di genere, determinata dalla cultura patriarcale e del possesso, non accenna a diminuire: continua a colpire e a coinvolgere nel suo terribile ciclo non solo le donne, ma tutta la società”. Lo scrive la Rete Bergamasca contro la violenza di genere, che come ogni 8 del mese, sarà in piazza domani, mercoledì 8 gennaio, a Bergamo. Proprio ieri nella bergamasca si è verificato un nuovo grave episodio di violenza ad una donna. A Seriate una donna di 39 anni è stata accoltellata dal marito nel parcheggio di un supermercato. “La coraggiosa reazione di una cassiera, di donne e uomini presenti che su suo esempio sono intervenuti, ha contribuito a salvare la donna e a fermare il marito insieme alle forze dell’ordine. La Rete bergamasca contro la violenza di genere esprime tutta la sua solidarietà nei confronti della vittima che sta lottando per la sua vita. E allo stesso tempo ancora una volta chiama la comunità a farsi sentire e a essere accanto a lei e a tutte le altre donne nel presidio che, come già annunciato nei giorni scorsi, si terrà domani8 gennaio a Bergamo in Largo Rezzara dalle ore 18” scrive la Rete in un comunicato.
“Il presidio dell’8 gennaio sarà il primo appuntamento di un nuovo anno in cui la Rete si propone di continuare nel proprio impegno e stimolare tutta la società a investire maggiormente nel creare le condizioni per la libertà delle donne dalla violenza, con sostegno concreto e con un forte impegno per l’educazione.
In particolare, chiediamo alla comunità e alle istituzioni di prendere posizione, e di agire in modo coerente con il contrasto alla violenza di genere in ogni aspetto della vita istituzionale, respingendo le pretese di realtà come i Pro Vita, che fanno il loro ingresso nel Consiglio delle Donne del Comune di Bergamo eppure da sempre, con parole e azioni inaccettabili, attentano allalibertà di scelta, di autodeterminazione delle donne e ai diritti della comunità LGBTQI+. Affermiamo a gran voce che è impossibile ignorare i recenti e reiterati attacchi di chi vuol riportare le donne in un mondo arcaico, chiuso nel recinto del modello patriarcale e della famiglia tradizionale che accetta come unica modalità di vita la totale sottomissione al maschio, padre o marito che sia”. L’appuntamento sarà mercoledì 8 gennaio alle 18 in Largo Rezzara a Bergamo.