Omicidio a Cisliano, nel Milanese. Intorno alle 21 di ieri, sabato 4 gennaio, un uomo di 28 anni è stato trovato morto in via Regina Elena, con ferite riconducibili ad arma da fuoco. Sul posto i soccorritori sono intervenuti con un’ambulanza e un’automedica ma i medici non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Si ipotizza che il corpo senza vita sia stato abbandonato lì in modo da poter essere ritrovato in poco tempo.
Sul caso indagano i carabinieri della Compagnia di Abbiategrasso.
Sul caso indagano i carabinieri della Compagnia di Abbiategrasso.
Il giovane, dai primi accertamenti dei carabinieri, sarebbe stato ucciso da un solo colpo, ma dall’analisi della ferita alla testa non si è riusciti ancora a stabilire se inflitto con un punteruolo o un’arma da taglio o da fuoco. Sul corpo, inoltre, non c’è alcun segno di violenza o di colluttazione cosa che fa ipotizzare che il delitto, a differenza di quanto appreso in un primo momento, non sia legato a un regolamento di conti nel mondo della droga e nulla abbia a che vedere con l’assassinio del giorno di Santo Stefano avvenuto non molto lontano.
A fianco del cadavere è stata rinvenuta una fotocopia della patente, che si presume sia appartenuta alla vittima che però era senza telefono e senza portafogli. Elemento che, assieme al fatto che il giovane è stato lasciato in un punto ben visibile, fa ipotizzare che l’omicida abbia voluto far ritrovare il cadavere.
In attesa dell’autopsia si stanno analizzando le immagini delle telecamere della zona per cercare di individuare in quali ambienti gravitasse la vittima, definita un ‘fantasma’: di lui non c’è traccia nei terminali delle forze dell’ordine. Non risulta avere precedenti, né permesso di soggiorno, né il codice di fotosegnalazione e sarebbe stato controllato un paio di volte. Le indagini sono coordinate dal pm di Pavia Valeria Biscottini.
A fianco del cadavere è stata rinvenuta una fotocopia della patente, che si presume sia appartenuta alla vittima che però era senza telefono e senza portafogli. Elemento che, assieme al fatto che il giovane è stato lasciato in un punto ben visibile, fa ipotizzare che l’omicida abbia voluto far ritrovare il cadavere.
In attesa dell’autopsia si stanno analizzando le immagini delle telecamere della zona per cercare di individuare in quali ambienti gravitasse la vittima, definita un ‘fantasma’: di lui non c’è traccia nei terminali delle forze dell’ordine. Non risulta avere precedenti, né permesso di soggiorno, né il codice di fotosegnalazione e sarebbe stato controllato un paio di volte. Le indagini sono coordinate dal pm di Pavia Valeria Biscottini.