L’ex conduttore radiofonico Andrea Piscina, arrestato a Milano il 13 giugno scorso per produzione di materiali pedopornografico e violenza sessuale nei confronti di minori adescati su piattaforme social, è stato condannato a 6 anni di carcere. Lo ha deciso il gup Roberto Crepaldi al termine del processo con rito abbreviato. Il pm Giovanni Tarzia aveva chiesto una pena di 9 anni. Piscina, che era pure allenatore in una polisportiva ed è fratello del consigliere comunale milanese della Lega Samuele Piscina (estraneo all’inchiesta), nella scorsa udienza, alla presenza del suo legale, Valentina Di Maro, ha ammesso le violenze sui minorenni. Nel corso delle indagini, sul suo cellulare erano state trovate oltre mille immagini riconducibili a bambini e ragazzi di età compresa tra i 9 e i 14 anni. A dare il via all’inchiesta era stata una denuncia presentata nell’estate 2023 dalla madre di un ragazzino che frequentava la polisportiva.