Operazione contro streaming illegale, Curcio “Un affare miliardario”

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CATANIA (ITALPRESS) – L’operazione Taken Down, condotta dalla Polizia Postale di Catania e dalle forze di Polizia straniere, su disposizione della Procura etnea, è stata definita dal procuratore di Catania, Francesco Curcio, “unica nel suo genere” per la scoperta di una parte dell’organizzazione criminale che aveva le sue basi in Italia e in Olanda. I profitti sono stati calcolati in circa 3 miliardi di euro annui per un danno di circa 10 miliardi di euro di danni ai provider. I server sono stati sequestrati anche a Hong Kong e in Romania.
“Un’operazione complessa – sottolinea il procuratore Curcio – perché bisognava ricostruire attraverso un’indagine cibernetica, telematica e informatica tutti i vari passaggi. Quindi come gli indagati siano riusciti a inserirsi nei sistemi protetti dei vari provider televisivi e di come abbiano stoccato i dati che venivano illecitamente ‘piratati’ e come venivano distribuiti nel territorio con un’organizzazione piramidale. Parallelamente si è ricostruito un flusso di denaro che accompagnava questa attività, perché parliamo di decine di milioni di utenti che pagavano ciascuno un abbonamento di 10 euro al mese, quindi risparmiando un bel pò di soldini rispetto a utenti onesti che si rivolgono alle persone per bene”.
Le città italiane ed i paesi coinvolti sono Catania, Napoli, Bari, Palermo, Messina, Siracusa, Agrigento, Lecce, Taranto, Foggia, Brindisi, Frosinone, Roma, Latina, Cosenza, Salerno, Avellino, Caserta, Matera, Mantova, Milano, Monza-Brianza, Brescia, Torino, Alessandria, Firenze, Massa Carrara, Siena, Livorno, Pisa, Lucca, Reggio Emilia, Ferrara, Bologna, Rimini, Sud-Sardegna, Treviso, Genova, Chieti, Perugia, Macerata. Vi sono indagati all’estero nelle seguenti nazioni: Regno Unito, Svizzera, Svezia, Olanda, Germania e server posizionati in Olanda, Romania e Cina. xo1/vbo/gsl