Un gruppo di attiviste e attivisti di Essere Animali ha realizzato un’azione pacifica di disturbo in un punto vendita di Lidl a Milano indossando maschere a forma di pollo per chiedere al colosso dei supermercati maggior impegno per questi animali.
Gli animalisti sono rimasti nei corridoi del negozio esponendo alcuni cartelli per sensibilizzare la clientela sulle condizioni dei polli nella filiera Lidl e sulla richiesta di Essere Animali di aderire allo European Chicken Commitment, tramite il quale ridurre drasticamente la sofferenza di questi animali. L’azione arriva a pochi giorni dalla diffusione da parte dell’associazione di immagini che mostrano violenze e illegalità all’interno di un allevamento di maiali di un fornitore di Lidl situato in provincia di Forlì-Cesena. Tra le altre cose, le immagini mostrano maiali picchiati brutalmente con bastoni, sollevati dal muso o dalle orecchie, oppure ancora presi a calci da operatori e dal medico veterinario. L’indagine è stata ripresa da numerose testate e dal TGR Emilia-Romagna. «Il ruolo dei supermercati è fondamentale per migliorare le pratiche delle proprie filiere, e Lidl, in quanto leader della grande distribuzione, potrebbe ridurre drasticamente le maggiori cause di sofferenza degli animali allevati dai suoi fornitori. Questo vale ancora di più per i polli, gli animali terrestri numericamente più allevati. Finché Lidl continuerà a ignorarci, la nostra campagna per chiedere un maggior impegno per i polli non si fermerà. Le nostre richieste sono fattibili e a dimostrarlo è l’impegno per l’ECC di Lidl Francia, oppure la recente decisione di Lidl Germania di sottoscrivere una politica allineata all’ECC», ha dichiarato Brenda Ferretti, campaigns manager di Essere Animali.
Il blitz degli animalisti in un supermercato, vestiti da polli
Un gruppo di attivisti di Essere Animali ha messo in scena un'azione pacifica di disturbo in un punto vendita di Lidl a Milano indossando maschere a forma di pollo per chiedere al colosso dei supermercati maggior impegno per questi animali.