“No Meloni Day”, il corteo degli studenti a Milano

In testa al corteo partito da largo Cairoli uno striscione con la scritta "Studenti in rivolta contro repressione, genocidio e merito". Foto della premier Giorgia Meloni con il volto imbrattato di vernice rossa e fumogeni colorati. Davanti ad Assolombarda flashmob. Imbrattato un supermercato.

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È partito da largo Cairoli il corteo degli studenti milanesi per il ‘No Meloni day’, aperto da uno striscione firmato dai collettivi cittadini con scritto “Studenti in rivolta contro repressione, genocidio e merito”. Al corteo, foto della premier Giorgia Meloni con il volto imbrattato di vernice rossa e fumogeni colorati.
Oltre all’immagine della presidente del Consiglio, anche i volti dei ministri dell’Università e della ricerca Anna Maria Bernini e dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara, ai quali si aggiunge quello del presidente di Confindustria Emanuele Orsini.
Tutti i cartelloni sono stati sporcati di rosso a simboleggiare il sangue. Al corteo anche bandiere palestinesi e un’altra foto di Meloni con scritto “complice del genocidio”. Tra i cori e gli slogan gridati dagli studenti, anche “Contro la scuola dei padroni dieci cento mille occupazioni” e “Siamo tutti antifascisti”.

Nei pressi della sede di Assolombarda, un gruppetto di studenti ha esposto uno striscione con scritto “Avete le mani sporche di sangue, l’alternanza uccide”, mostrando i palmi delle mani imbrattati di vernice rossa. “La scuola sta perdendo la sua funzione originaria, quella formativa”, hanno detto.

 

 

Il corteo, al quale partecipano alcune centinaia di persone, è poi proseguito verso corso di Porta Vittoria e via Visconti di Modrone. Al megafono i ragazzi hanno parlato anche dei “lavoratori della scuola che vengono sospesi per aver criticato Valditara”. “Non abbiamo paura che continuino a sospendere i professori – hanno detto – noi continueremo a rivendicare la libertà del pensiero libero e la possibilità di esercitare il pensiero critico”

 

Il supermercato Carrefour Express di via Visconti di Modrone  è stato imbrattato di vernice rossa da alcuni studenti del corteo. Passando davanti all’esercizio commerciale, alcuni attivisti con indosso tute bianche hanno lanciato palloncini di vernice contro l’insegna. Un gesto che, come hanno detto poco dopo al megafono, era mirato a boicottare la catena e lo Stato di Israele.

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