È rimasta “piuttosto choccata” Liliana Segre del fatto che il murale in cui è stata rappresentata con Sami Modiano sia stato vandalizzato. Lo ha raccontato il regista Ruggero Gabbai prima della proiezione del film a lei dedicato. “Mi ha detto: ‘Mi hanno tolto il volto, l’identità. Mi hanno lasciato il numero. Saranno così intelligenti?”. Prima della proiezione sono intervenuti in tanti a parlare di Liliana Segre, fra questi il presidente del Memoriale della Shoah Roberto Jarach che ha espresso “tutta la gratitudine” per il suo impegno e anche Fabio Fazio che parlando dello sfregio al murale ha parlato della “pochezza intellettuale di persone che non sanno niente e che confondono tutto e tutti, la politica di Netanyahu e le vittime della Shoah”.
Un lungo è caloroso applauso è scattato alla fine dell’anteprima milanese del film Liliana. E quando si è accesa la luce l’applauso della senatrice che ha assistito alla proiezione seduta vicino al sindaco Giuseppe Sala e ai propri figli l’applauso si è trasformato in una standing ovation con anche alcune grida per dirle “grazie”.
Vandalizzato il murale di Liliana Segre: “Mi hanno tolto l’identità”
"Mi hanno tolto il volto, l'identità. Mi hanno lasciato il numero. Saranno così intelligenti?" il commento di Liliana Segre allo sfregio sul murale che la rappresenta.