Di Fabio Massa
Continua, ogni anno, per ogni elezione possibile (dalla Germania agli Stati Uniti alla Spagna alla Francia) l’inveterata e assurda abitudine italiana di schierarsi. Sono convinto che nel mondo non esista nessun “vento di sinistra” o “vento di destra”. Non esiste una destra internazionale, così come non esiste una sinistra internazionale. I singoli popoli dei singoli stati votano in base alla propria percezione della realtà, ed è giusto così. Premiano o puniscono non in base a quello che pensano abitanti di un altro stato, ma in base a quello che percepiscono loro. Veramente pensate che se in Italia tifiamo Trump o Harris agli statunitensi freghi qualcosa? E pensate davvero che gli statunitensi votino Trump perché sono pericolosi fascisti o Harris perché sono pericolosi comunisti? O magari in ogni singolo stato dell’unione votano solo e unicamente perché magari hanno deciso per una accisa in più da una parte, per una limitazione dall’altra eccetera eccetera? Io trovo stucchevole schierarsi in elezioni che non controlliamo e che fondamentalmente non capiamo, e che ogni volta ci stupiscono non perché non abbiano una logica e siano “sorprese” ma semplicemente perché non sappiamo abbastanza per non essere stupiti. Vale per gli Stati Uniti, ma anche per la Germania, per la Francia eccetera eccetera. Come gli altri non capiscono le dinamiche italiane, e Dio sa quanto siamo complicati, noi non capiamo le dinamiche degli altri Paesi. Francamente non so se in Portogallo si appassionano alle nostre elezioni politiche così come noi ci appassioniamo alle elezioni politiche francesi o americane. Secondo me se ne fregano, anche perché ritengo siano tutti un po’ più furbi, fuori dalla Penisola: sapendo che devono governare con chiunque arrivi, evitano di creare fratture preventive. Realpolitik insomma. Qualcosa che a noi sembra mancare, vittime come siamo del nostro provincialismo.