Al Famedio i nomi di 12 personalità illustri

Cerimonia di iscrizione questa mattina al Famedio del Cimitero Monumentale dei dodici nuovi 'Grandi di Milano'. Tra loro c'è anche il nome del commissario Luigi Calabresi,  ucciso nel 1972.

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Cerimonia al Famedio di Milano per i nuovi iscritti all’interno del celebre Pantheon meneghino. Tra loro c’è anche il nome del commissario Luigi Calabresi,  ucciso nel 1972. “Il suo assassinio è il terribile drammatico epilogo di una campagna ostile – ha ricordato durante la cerimonia la presidente del Consiglio comunale di Milano, Elena Buscemi -, che gli attribuiva ingiustamente responsabilità nella morte dell’incolpevole anarchico Giuseppe Pinelli”.

Con Calabresi sono stati selezionati altri 12 nomi di personalità: il giornalista rapito e ucciso in Iraq nel 2004, Enzo Baldoni, il pianista Maurizio Pollini, l’architetto Italo Rota, Maria Alda Bencini, pioniera della neuropsichiatria infantile e tra le prime in Italia a studiare la sindrome di Down, Irene Camber, leggenda della scherma e vincitrice dell’oro olimpico nel 1952, Maria Bianca Cita, paleontologa scomparsa ad agosto, Anna Gastel, nipote di Luchino Visconti e presidente del MiTo, don Luigi Melesi, per un trentennio cappellano del carcere di San Vittore a Milano, Franca Nuti, attrice di teatro, Laura Perini, professoressa di fisica nucleare alla Statale, coautrice della scoperta del Bosone di Higgs,  il patron di Peck, storica bottega milanese, Angelo Stoppani, morto lo scorso gennaio, Giuseppe Turani, giornalista economico.

“Le conquiste e i sogni delle donne e degli uomini che celebriamo in questo luogo sono le conquiste ei sogni che hanno fatto crescere e reso migliore l’intero Paese. – ha detto il sindaco Giuseppe Sala – L’esempio che ci hanno lasciato parla infatti a tutti, senza distinzioni; senza che vi sia una gerarchia tra i tanti campi in cui dedichiamo noi stessi e il nostro impegno Ci dice che tutti possiamo contribuire al bene comune, ciascuno con le proprie competenze, le proprie vocazioni, la propria idealità, il proprio talento. Una società complessa e in rapida trasformazione come la nostra deve essere fiera della diversità e dell’apporto di energie diverse, ognuna capace di aggiungere un tassello – magari piccolo, ma sempre. ugualmente importante – per comporre il disegno finale di una società migliore. C’è un altro aspetto che oggi merita di essere sottolineato con forza: quello della presenza di un numero sempre maggiore di donne tra le persone ricordate con questa cerimonia. Per troppo tempo purtroppo la creatività del mondo femminile è stata sottovalutata e sottorappresentata. L’ingegno, la creatività, la determinazione delle donne si impone ogni giorno di più. È il segno dei tempi e soprattutto è il segno di una mentalità nuova, che si è affermata a tutti i livelli nella società”.

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