La veglia missionaria in Duomo, il saluto ai missionari in partenza

Sabato sera durante la veglia missionaria l’Arcivescovo Mario Delpini ha consegnato il Crocifisso, simbolo del mandato missionario, a sette partenti.

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MILANO - Cerimonia della veglia missionaria e della Redditio Symboli nel Duomo di Milano presieduta dal Arcivescovo di Milano Mario Delpini. (MILANO - 2024-10-26, Emanuele Roberto De Carli) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

Sabato sera in Duomo l’Arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, ha presieduto la Veglia Missionaria e la Redditio Symboli: due momenti tradizionali della vita della Chiesa, uniti per il terzo anno consecutivo in un’unica celebrazione. Una scelta che nasce dal desiderio di trasmettere alle nuove generazioni le motivazioni che spingono i missionari a diffondere lo spirito del Vangelo in tutto il mondo.

Nel corso della Veglia l’Arcivescovo ha consegnato il Crocifisso, simbolo del mandato missionario, a sette partenti: il sacerdote fidei donum ambrosiano Davide Fiori, destinato a Cuba; suor Francesca Centorame, delle Missionarie dell’Immacolata, che andrà in Camerun; madre Gemma Jemmy e madre Augusta Gna Mar, dell’Istituto della Riparazione, saranno impegnate in Brasile, mentre madre Giovanna Ma Saw Yin, dello stesso istituto, partirà per il Vietnam; infine, tra i laici, Luca Bianchi del Vispe (Volontari Italiani Solidarietà Paesi Emergenti) si recherà in Bolivia e Ornella Gregori dell’ALP (Associazione Laici Pime) andrà in Camerun.

Nell’ambito della stessa celebrazione si è svolto anche un momento di accoglienza di 19 sacerdoti diocesani provenienti da vari Stati dell’Africa, dall’India, dal Myanmar e dal Nicaragua, di due religiosi (un comboniano originario del Centrafrica e uno scolopio ivoriano) e di nove suore di diversi istituti provenienti da Indonesia, America centrale e Portogallo. Sono persone che si trovano in terra ambrosiana per motivi di studio o per iniziative pastorali. I sacerdoti risiederanno nelle parrocchie mentre i religiosi troveranno ospitalità nelle loro comunità.

Durante la celebrazione un gruppo di circa 250 giovani ambrosiani, perlopiù 19enni, ha consegnato nelle mani dell’Arcivescovo, in occasione della Redditio Symboli, la “Regola di vita”. Si tratta di lettere in cui ciascuno di loro esprime gli impegni che intende assumere per crescere nel cammino di fede.
«Ogni giovane, scrivendo la Regola di vita – spiega don Marco Fusi, responsabile del Servizio per i giovani e l’università – è chiamato a ricomporre i pezzi frammentati della propria esistenza per riconoscere il dono di essere amato attraverso i numerosi volti della comunità cristiana. La Grazia sta nell’esperienza di essere amati. Può accadere nella celebrazione dell’Eucarestia o in una Adorazione, in una parola che avverti particolarmente rivolta a te o in una circostanza faticosa in cui ti senti accompagnato. La scrittura della Regola di vita nasce da qui».

«La Veglia missionaria di quest’anno – commenta don Maurizio Zago, responsabile diocesano della Pastorale missionaria – fa riferimento al messaggio di Papa Francesco per la 98° Giornata missionaria mondiale dal titolo “Andate e invitate al banchetto tutti”. Colpisce quel “tutti” posto al termine dell’invito, perché è evidentemente su questa parola che siamo invitati a portare l’attenzione. Penso che per noi sia impossibile “sentire”, “desiderare” con il cuore e “praticare” con la vita che tutti partecipino al banchetto che il Padre sta preparando. Ma, come dice Gesù, ciò che è impossibile agli uomini è possibile a Dio: cioè far nascere nel cuore di un uomo il “sentire” del cuore di Gesù. Non per nulla san Francesco, san Charles de Foucauld, santa Teresa di Lisieux, santa Teresa di Calcutta sono considerati fratelli e sorelle universali».

 

 

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