Sarebbero migliaia le informazioni prelevate dalle banche dati strategiche nazionali, stando alle indagini della Dda di Milano e della Dna che ha portato a 6 misure cautelari, tra cui i domiciliari per l’ex poliziotto Carmine Gallo.
Tra gli indagati, che rispondono di concorso negli accessi abusivi della presunta organizzazione – composta da hacker, consulenti informatici e appartenenti alle forze dell’ordine – figurano Leonardo Maria Del Vecchio, Matteo Arpe e Enrico Pazzali, quest’ultimo titolare della Equalizer (società di investigazioni) e Presidente di Fondazione Fiera a Milano. Proprio Pazzali, si era rivolto a Gallo per avere dati al fine di colpire Letizia Moratti. Dalle carte dell’inchiesta si legge che nell’ottobre del 2022 Pazzali contattò Gallo per “ottenere informazioni riservate” su “persone legate a Moratti Letizia”, in particolare sui componenti del consiglio direttivo di Lombardia Migliore che sosteneva la candidatura dell’ex sindaco di Milano ed ex assessora alla sanità e vice presidente di Regione Lombardia. Nello specifico risulta accesso alla Banca Dati SDI con motivazione “op weber” del 02/08/2022 nei confronti dell’imprendiore seregnese Tiziano Mariani che era tra i promotori dell’associazione e consigliere politico di Letizia Moratti.
Inchiesta banche dati, Pm: Pazzali chiedeva informazioni su Letizia Moratti e il suo entourage
Dalle carte dell'inchiesta si legge che nell'ottobre del 2022 Pazzali contattò Gallo per "ottenere informazioni riservate" su "persone legate a Moratti Letizia", in particolare sui componenti del consiglio direttivo di Lombardia Migliore che sosteneva la candidatura dell'ex sindaco di Milano.