Settore Logistica: nuove adesioni al protocollo legalità ed incontro con il prefetto

Il protocollo punta a rendere trasparente il settore della logistica, centrale nell’economia lombarda tanto da essere al primo posto con un indotto di 35 miliardi di euro (2% del Pil del Paese). In cantiniere un protocollo simile per le imprese della moda.

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Nuove adesioni al protocollo d’intesa per la legalità dei contratti di appalto nel settore della logistica. “Attualmente i sottoscrittori del protocollo sono arrivati a 16. L’auspicio è che possano presto aderire anche ulteriori associazioni di categoria”, ha detto il prefetto di Milano Claudio Sgaraglia, durante il suo intervento all’incontro a Palazzo Isimbardi per l’aggiornamento sul Protocollo, insieme ad Attilio Dadda, presidente di Legacoop Lombardia e Alleanza della Cooperazione Lombarda. Il protocollo, lanciato il 18 luglio, nel dettaglio stamane ha visto 2 nuovi ingressi, quelli delle associazioni datoriali Ansi, Associazione Nazionale Servizi Integrati e Fiap, Federazione Italiana Autotrasportatori Professionali. “L’accordo ha ad oggetto la costruzione di una piattaforma di filiera, aperta all’adesione volontaria delle imprese, mirata a promuovere lo sviluppo del settore secondo criteri di trasparenza ed equità, per il progressivo innalzamento dei livelli di legalità al fine di migliorare le condizioni di lavoro, i servizi offerti e la libera concorrenza tra imprese. A sostegno dell’adesione, il protocollo prevede un sistema di premialità per gli operatori aderenti, comprendente un ‘certificato di filiera’ e misure di incentivazione per le imprese stabilite dalla Regione Lombardia. Ringrazio i sottoscrittori per la volontà dimostrata di prendere parte attivamente all’iniziativa, con l’auspicio che possano aderire anche ulteriori associazioni di categoria” ha affermato il prefetto, che ha ricordato che stanno lavorando per fare un protocollo simile anche per le imprese della moda. Il protocollo punta dunque a rendere trasparente il settore della logistica, centrale nell’economia lombarda tanto da essere al primo posto con un indotto di 35 miliardi di euro (2% del Pil del Paese), 28.718 imprese, 232.375 addetti e 400 milioni di merci movimentate. “Servono addetti per la logistica ma è prioritario ricreare condizione di sostenibilità e legalità nel settore. Invitiamo le altre associazioni imprenditoriali ad aggiungere la loro firma al protocollo perché serve una filiera trasparente e improntata al lavoro di qualità” ha dichiarato il presidente Dadda. L’obiettivo del protocollo è garantire trasparenza nel settore della logistica e migliorare le condizioni di lavoro e i servizi offerti, contrastare condotte di intermediazione illecita e di sfruttamento dei lavoratori e sradicare l’illegalità in materia tributaria e contributiva che danneggiano il settore. Dadda ha inoltre evidenziato: “Si parla molto della mancanza di addetti con numeri certamente allarmanti, ma il tema prioritario è che bisogna innanzitutto ricreare una condizione di trasparenza, sostenibilità e legalità, che deve essere la nuova caratteristica di questo settore. Come Alleanza della cooperazione lombarda, composta da Legacoop Lombardia e da tutte le altre realtà cooperative, siamo stati i primi tra le associazioni di categoria a firmare convintamente il protocollo poiché come movimento cooperativo abbiamo tutto l’interesse e la volontà di allontanare le false imprese dal sistema della logistica e riteniamo sia fondamentale costruire tutti insieme una filiera trasparente e improntata al lavoro di qualità”. Infine l’appello “affinché tutte le associazioni di categoria possano fare con noi la scelta di rendere operativo questo protocollo, di renderlo realtà perché quello che ci è utile è raggiungere risultati concreti, trasmettere una cultura della legalità e della sostenibilità

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