Milano, sciopero il 7 dicembre per l’inaugurazione della Grande Brera

I sindacati dei lavorati della pinacoteca hanno proclamato lo sciopero perché "non sussistono le condizioni necessarie all'apertura", a partire da quella del personale necessario.

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I lavoratori della Pinacoteca di Brera e della Biblioteca Braidense hanno proclamato sciopero per il 7 dicembre, giorno di Sant’Ambrogio ma soprattutto giorno in cui è prevista l’inaugurazione di Palazzo Citterio, l’edificio che ospiterà le collezioni novecentesche della Pinacoteca dando di fatto vita alla Grande Brera, progettata negli anni ’70 e mai realizzata appieno. Proprio contro la decisione di inaugurare il 7 dicembre UilPA, Cgil FP, Cisl FP e USB hanno proclamato lo sciopero perché “non sussistono le condizioni necessarie all’apertura“, a partire da quella del personale necessario. I sindacati, in un comunicato congiunto, hanno detto di aver spiegato da tempo che manca il personale: “La pianta organica della Pinacoteca, già sottodimensionata allo stato attuale – hanno scritto in un comunicato -, non è mai stata ampliata, considerando l’esigenza di apertura di una nuova sede espositiva“. Solo per quanto riguarda la vigilanza, “nonostante le ultime assunzioni dal concorso nazionale del 2019, c’è una carenza di 12 unità e si ricorre ordinariamente al supporto di personale esterno per garantire i servizi al pubblico, soprattutto nei giorni festivi. Per Palazzo Citterio, in sede di tavolo tecnico, si è valutato che serve almeno una dotazione di 55 unità di vigilanza“. Secondo Cgil, Cisl, Uil e Ubs, l’Amministrazione ha intenzione di “esternalizzare pressoché completamente il servizio di vigilanza per l’apertura di Palazzo Citterio“, cosa che “prelude ad una privatizzazione definitiva del servizio e si rivela drammaticamente insufficiente alle necessità“. Non c’è stata risposta alla richiesta dei sindacati di un piano straordinario di assunzioni e il ministero, contestano, “non ha mai predisposto alcun tavolo di trattativa” “L’unica soluzione proposta, senza peraltro una effettiva analisi della situazione del personale degli Istituti di Brera, è il ricorso a personale esterno tramite bando società Ales spa (con un costo per il bilancio della Pinacoteca pari al doppio di quanto previsto per personale di ruolo contrattualizzato) o con lavoratori somministrati da società esterne“, spiegano ancora. “Nonostante queste premesse, i lavoratori della Pinacoteca e della Biblioteca Braidense hanno sempre garantito il massimo apporto professionale e la massima collaborazione per tutte le attività propedeutiche all’apertura di Palazzo Citterio: supervisione dei lavori tecnici, organizzazione dell’allestimento e del trasferimento delle opere da esporre, collaborazione nei tavoli tecnici per l’organizzazione del lavoro. A questo punto – concludono -, è il ministero che deve fare la sua parte, per dare credibilità a questo progetto

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