Processo A2A AEB, per la decisione sui rinvii a giudizio bisogna attendere

Il Gup non ha ancora deciso sulle richieste della Procura di Monza in merito al processo sulla fusione societaria senza gara pubblica.

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Immagine di repertorio

Per sapere se il Gup del tribunale di Monza accoglierà o meno le richieste di rinvio a giudizio in merito all’operazione di integrazione societaria tra Aeb ed A2A, occorrerà attendere ancora. Anche la quarta udienza preliminare di venerdì 18 ottobre non ha portato ad un pronunciamento. La camera di consiglio è stata monopolizzata dagli interventi dei legali di quattro delle persone sotto indagine per turbativa d’asta e turbata libertà nella scelta del contraente (Alfredo Ricciardi, segretario comunale di Seregno, Giuseppe Borgonovo, assessore comunale, Loredana Bracchitta, presidente in carica di Aeb al momento della votazione del matrimonio, e Giovanni Valotti, che invece guidava A2A), che hanno cercato di smontare le contestazioni nei confronti dei loro assistiti. L’avvocato di Alberto Rossi, sindaco di Seregno, era invece già intervenuto nella terza udienza, mentre nella prossima, in calendario venerdì 15 novembre, a prendere la parola sarà il legale di Pierluigi Troncatti, partner di Roland Berger. Nella richiesta di rinvio a giudizio la procura della Repubblica ha parlato di un’operazione studiata per favorire A2A, attraverso la sopravvalutazione degli asset che ha conferito, con un danno economico in capo ad Aeb di 60 milioni di euro, cui si aggiunge l’omessa valorizzazione di un premio di maggioranza per 5 milioni e 700 mila euro.

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