“Santa Maria”, anche la morte va in burnout

Francesco Muzzopappa nel suo nuovo romanzo racconta una storia esilarante con una protagonista molto particolare, la morte. 

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“Santa Maria. Anche la Morte va in burnout” (Solferino Editore) è il nuovo romanzo di Francesco Muzzopappa: una storia esilarante con una protagonista molto particolare, la morte.

Maria dimostra circa sessant’anni, è innamorata e vuole andare in pensione:
capita a molte. Ma il caso di Maria è un po’ particolare perché lei, come lavoro, fa
la Morte. Sono miliardi di anni che programma trapassi – di qualsiasi cosa: esseri
umani, piante, animali, intere specie – e che sia andata in burnout non è una gran
sorpresa. Per l’Inps, però, è uno shock e l’unica risposta che riescono a inventarsi
è che per sbrigare la sua pratica occorrerà un po’ di tempo. Un periodo che Maria
decide di impiegare interagendo con il mondo e soprattutto con l’oggetto del suo
desiderio, Antonio Panini, dove Panini non è il cognome ma l’insegna del
furgoncino di street food di cui l’uomo è il felice e un po’ unto proprietario. Solo
che l’amicizia, l’amore e figurarsi il sesso non sono semplici da gestire, se per
migliaia di anni ti sei fatta i fatti tuoi. Maria scopre così che dagli alti e bassi delle
relazioni umane non c’è salvezza, nemmeno in un apparentemente innocuo – e in
realtà assai infido – gruppo di preghiera. E siccome tra i pregi di carattere della
Morte non c’è la tolleranza, quando le cose si complicano – in amicizia, in amore,
nelle relazioni con l’INPS – il suo modo di prendere in mano la situazione potrà
non piacere a tutti.
Muzopappa porta il lettore a empatizzare pagina dopo pagina con una protagonista davvero singolare, eppure così umana e autentica da far immedesimare nelle sue avventure.

Ascolta l’intervista a Francesco Muzzopappa

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