L’assassino di Manuel, ho rovinato due famiglie

Così Daniele Rezza, il 19enne che ha confessato di aver ucciso con una coltellata Manuel Mastrapasqua per rubargli le sue cuffiette wireless a Rozzano, nel Milanese. L'avvocato rinuncia alla difesa. Il Gip conferma il carcere.

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a sinistra il killer, Daniele Rezza. A destra la vittima Manuel Mastrapasqua

Il gip di Milano Domenico Santoro ha convalidato il fermo e disposto il carcere per Daniele Rezza, il 19enne che nella notte fra giovedì e venerdì ha ucciso con una coltellata e ha poi rapinato di un paio di cuffiette wireless Manuel Mastrapasqua a Rozzano, nel Milanese. Il giovane resta quindi a San Vittore con le accuse di omicidio e rapina impropria aggravata.

“Ho rovinato due famiglie”. Così Daniele Rezza. La frase è stata pronunciata dal giovane sabato scorso, subito dopo l’interrogatorio in cui ha ammesso i fatti, davanti al suo difensore, l’avvocato Maurizio Ferrari che oggi ha rinunciato al mandato. L’avvocato, al termine dell’interrogatorio di garanzia, ha riferito che il 19enne ha spiegato di aver bevuto parecchio, nel tardo pomeriggio di venerdì. “Non ha fumato cannabis, anche se è un consumatore abituale”, ha aggiunto. Riassumendo la ricostruzione del suo assistito, il giovane, ora a San Vittore e in attesa della decisione del gip, la mattina dopo “ha detto e non detto ai genitori, i quali non gli hanno creduto anche perché in passato aveva raccontato fatti” che poi lui stesso aveva ammesso che non erano mai avvenuti. Inoltre ha ribadito che quando la notizia non era ancora pubblica le cuffie le ha gettate il padre e che lui “non pensava di averlo ucciso. Non ho visto sangue, non l’ho visto cadere”. Anche perché il corpo si trovava “in un punto diverso da dove è avvenuta la colluttazione”. “Ho visto Daniele Rezza venerdì pomeriggio per il processo di domani davanti al tribunale dei minorenni – ha proseguito -: l’ho visto provato, turbato, ma nulla mi ha detto”. Il giorno dopo, accompagnato dal padre alla stazione di Pieve Emanuele, ad Alessandria è stato fermato. Il difensore ha escluso volesse fuggire dato che aveva pochi euro in tasca e non aveva alcun indumento di ricambio. “Ha cominciato a dare dei problemi a casa poco più di due anni fa – ha continuato l’avvocato -. I genitori si sono resi conto che avrebbe dovuto fare un percorso mai cominciato”, anche se, per un problema che ha, prende i farmaci in “modo costante” dall’estate del 2022.

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