Dirty Dancing torna a teatro a Milano

Trasposizione teatrale del celebre film del 1987 con Patrick Swayze e Jennifer Grey, lo spettacolo è diventato nel tempo un fenomeno globale con produzioni in scena negli Stati Uniti, Sud Africa, Asia e in tutta Europa.

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Tutti pronti a scatenarsi sulle note di (I’ve Had) The Time of My Life”, sognando di ballare come Baby e Johnny: al 12 dicembre ‘Dirty Dancing’ torna in Italia, da dove mancava dal 2019, in prima nazionale al Teatro Carcano di Milano. Trasposizione teatrale del celebre film del 1987 con Patrick Swayze e Jennifer Grey, lo spettacolo è diventato nel tempo un fenomeno globale con produzioni in scena negli Stati Uniti, Sud Africa, Asia e in tutta Europa. Lo show ha debuttato all’Aldwych Theatre di Londra nel 2006 incassando la più alta prevendita nella storia del West End. La produzione è diventata la più longeva nella storia del teatro londinese, intrattenendo oltre 2 milioni di persone durante i suoi cinque anni in scena. Da allora Dirty Dancing è stato in scena nel West End cinque volte e ha girato il Regno Unito e l’Europa per tre volte. Vera protagonista della piece – con al centro la ribellione di Baby, che da ragazza in un’estate diventa donna – è la colonna sonora, tra hit come “Hungry Eyes” e “Do You Love Me?” e ovviamente il premio Oscar per la migliore canzone originale “(I’ve Had) The Time of My Life”. “Questa volta – anticipa il regista Federico Bellonetorniamo in scena con una nuova versione, in prosa ma con tutti i balli e le canzoni che hanno reso questo titolo un vero cult“. “La nostra volontà – spiega presentando lo spettacolo, oggi a Milano – è quella di far immergere tutti i fan di questa pellicola così “mitica” nella storia di Baby e della sua emancipazione come donna, così come quella di tante altre in un’America anni ’60 in cui la figura femminile era ancora molto costretta, attraverso una compagnia di altissimo livello che è stata selezionata accuratamente da tutta Italia e non solo, durante l’estate. Allo stesso modo l’accuratezza di scene, costumi e luci, vuole mirare al coinvolgimento emotivo dello spettatore perché si possa ritrovare in un mondo oggi un po’ lontano, fatto di nostalgici ricordi e brividi di proibito”. Nei panni di Johnny Castle, Gabrio Gentilini: “Sono trascorsi 10 anni – ricorda l’interprete – da quando Eleanor Bergstein mi scelse per il debutto italiano di Dirty Dancing, lei che scrisse questa storia indimenticabile e lanciò Patrick Swayze nel ruolo iconico di Johnny Castle. Essere stato scelto ancora una volta, dopo tanto tempo, è per me un privilegio che non do per scontato“. Nel ruolo di Baby, Vanessa Innocenti: “Baby – dice – è la mia eroina. Coraggiosa, leale, auto ironica, buffa, sensuale, tenace, intelligente, ambiziosa e non chiede il permesso di esserlo, una combattente che difende le proprie opinioni“.

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