Le vittime del Covid come piccole miniere d’oro. Le chat scandalose degli avvocati

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Di Fabio Massa

Ieri sul Corriere ho letto una cosa agghiacciante. Vi ricordate i comitati dei parenti delle vittime del Covid, portati come Madonne pellegrine in giro per tv e giornali, a manifestare sotto la Regione Lombardia, a dire come i loro anziani fossero stati assassinati dalla politica incapace (in effetti, purtroppo, è stata una strage in tutto il mondo). Ecco, ve li ricordate? Beh, il Corriere della Sera rende note queste intercettazioni nelle quali gli avvocati dicono letteralmente: “bisognerebbe raccattare altri 500 parenti di vittime del Covid”. E ancora: “Da 100mila euro saliamo a 150mila euro a famigliare stretto”. E ancora, sulle loro parcelle: “Non possiamo chiuderla con una transazione invece di perdere 5 milioni minimo di parcella rispetto alla misera liquidazione delle spese legali del giudice. Per noi sarebbe una rovina andare a sentenza”. Tanto per capirci: non c’è alcun indagato, ma qui non è una questione legale, ma morale. E’ morale parlare di morti come fossero piccole miniere d’oro? E quando la pretesa di un risarcimento (che il giudice dirà se fondata oppure no) sfocia nella ricerca di una parcella più ricca? Ad ogni modo, una brutta e triste storia.

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