Le commissioni consiliari antimafia non servono a una mazza. E’ ora che qualcuno lo dica

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Di Fabio Massa

I pm, nell’ambito dell’inchiesta sulle curve, hanno stigmatizzato il fatto che la commissione consiliare antimafia non si sia accorta di nulla, che non abbia fatto nulla. Io trasecolo. Ma davvero. Quello che gli inquirenti dicono è che una commissione antimafia non ha contribuito a combattere la gestione mafiosa di una parte importante della città. Io, ripeto, trasecolo. Non è mai esistita una cosa più inutile e ipocrita della commissione consiliare antimafia. Non solo di Milano, ma di qualunque comune. Non ha nessun potere. Non ha nessuna delega. Non serve letteralmente a niente, se non a fregiare qualcuno di un titolo che non può applicare. E’ come se domattina mi nominassero console onorario del Burkina Faso. Dubito che potrei far niente, considerato che a malapena so in che continente è. E’ come se domattina nominassero una commissione consiliare per la pace in Ucraina, o per il cessate il fuoco a Gaza, o per la fame nel mondo. Stesso identico discorso. Le commissioni consiliari di questo tipo sono assolutamente inutili. Ma se non si fanno allora “il Comune non ha a cuore la legalità”. Cazzate. Hanno ragione quelli che dicono che non servono: vorrei avere un solo atto, uno solo, davvero pratico, un esempio di come le commissioni consiliari antimafia hanno combattuto la mafia, salvo organizzar convegni o roba del genere. Vorrei sapere che cosa hanno fatto, salvo chiedere qualche appuntamento agli inquirenti, magari al prefetto o al questore, andando a intasare inutilmente le loro agende. Le inchieste non le fanno le commissioni consiliari, ma le fanno i magistrati. A proposito dei magistrati: perché stigmatizzano l’operato di qualcuno che anche volendolo non potrebbe fare nulla? Mistero della fede.

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