Anas, tangente da 846 mila euro per le opere sulla Regina

Le prime notizie parlavano di tangenti per 400 mila euro ma dagli atti dell'inchiesta sull'Anas emerge una mazzetta da quasi 850 mila euro per lavori sulla strada del lago di Como. Perquisizioni nelle sedi di Milano, Torino e Roma. Salvini, se qualcuno ha sbagliato paghi.

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Il ministro Salvini in visita ai cantieri

Ammonta a quasi 846mila euro la cifra della presunta tangente versata tra il 2018 e il 2021 a due dirigenti Anas, uno dei quali ancora manager della società che gestisce la rete stradale nazionale, dal Consorzio Stabile Sis Società consortile per azioni, per l’appalto per i lavori sulla SS 340 “Regina”- Variante Tremezzina che interessa alcune località sul lago di Como. Lo si legge nel provvedimento con cui la procura di Milano ha acquisito una serie di documenti nell’indagine in cui si ipotizzano, tra gli altri, i reati di corruzione e turbativa d’asta. In precedenza era stato riferito di presunte mazzette per circa 400mila euro, ma in realtà le presunte tangenti per l’appalto per i lavori sulla “SS 340 ‘Regina’- Variante Tremezzina”, del valore di oltre 388 milioni di euro, ammontano a quasi 846mila euro che sarebbero finiti, secondo gli indagati, agli indagati in due diverse occasioni. Come si legge nel decreto di perquisizione, infatti, Stefano Liani – che tra il 2015 e il 2019 è stato “responsabile della Direzione progettazione e realizzazione lavori” di Anas – avrebbe “percepito” dal Consorzio Stabile Sis, tra il 2018 e il 2021, un totale di 485.896 euro. Un altro indagato, Eutimio Mucilli – che ha sostituito nell’incarico proprio Stefano Liani e dal 2022 è responsabile della Direzione investimenti e realizzazione sempre in Anas – avrebbe avuto, sempre dal Consorzio, oltre 360mila euro. Dagli atti risulta che Stefano Liani è stato trasferito in Toscana, sempre per Anas, ed è responsabile della Struttura territoriale Toscana.

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