Inchiesta ultrà, estorsioni sui servizi di catering a San Siro

Dalle indagini che hanno portato a 19 misure cautelari sono emerse anche estorsioni e richieste di "pizzo" nei confronti degli ambulanti che vendono panini e cibo fuori dal Meazza, oltre ad una serie di pestaggi.

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Tra le presunte attività estorsive, contestate nella maxi inchiesta di Polizia e Guardia di Finanza e della Procura di Milano, che ha delineato una “alleanza” tra le curve degli ultrà interisti e milanisti nei traffici illeciti anche con infiltrazioni della ‘ndrangheta, c’è principalmente quella sui servizi di catering relativi allo stadio di San Siro. Da quanto si è saputo, dalle indagini sono emerse anche estorsioni e richieste di “pizzo” nei confronti degli ambulanti che vendono panini e cibo fuori dal Meazza, oltre ad una serie di pestaggi. L’inchiesta non riguarderebbe, invece, traffici di droga. Diciannove le misure cautelari, 16 in carcere e tre ai domiciliari. I reati contestati sono associazione per delinquere con l’aggravante mafiosa, estorsione, false dichiarazioni o attestazioni in atti destinati all’autorità giudiziaria, possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi, accesso abusivo a sistemi informatici, lesioni, percosse, rissa e resistenza a pubblico ufficiale.
Dalle indagini, in base a quanto riporta l’ordinanza di custodia cautelare, emerge “il patto di non belligeranza fra le due tifoserie organizzate, a prima vista connesso ad una tranquilla gestione della vita di stadio ma, a ben vedere, caratterizzato da legami fra gli apicali esponenti delle curve al fine di conseguire profitto, in un contesto in cui la passione sportiva appare mero pretesto per governare sinergicamente ogni possibile introito che la passione sportiva vera, quella dei tifosi di calcio, genera”.
In particolare, per quanto riguarda la Curva dell’Inter appare “un quadro fosco” nel quale “interessi di natura economica, speculazioni e condotte delittuose ascrivibili all’ordinaria dinamica degli stadi si coniugano con un fattore di recente emersione (ma già segnalato dalla relazione della Commissione Parlamentare Antimafia dell’anno 2017): le attenzioni della ‘ndrangheta sul mondo del tifo organizzato”.
Le indagini “hanno evidenziato che la Società interista si trova in una situazione di sudditanza nei confronti degli esponenti della Curva Nord, finendo, di fatto, per agevolarli seppur obtorto collo”. Indagini su questo fronte che si sono concentrate soprattutto negli anni “2019 e 2020, ma la situazione, ad oggi, non è per nulla mutata (se non peggiorata)”. Lo si legge nell’ordinanza del gip di Milano Domenico Santoro.

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