È stato identificato, ma non ancora individuato, il presunto responsabile dell’incendio di uno showroom del 12 settembre scorso, in via Cantoni, a Milano, che ha causato la morte di tre giovani cinesi. È quanto emerge dalle indagini, con l’ipotesi di strage, coordinate dal procuratore Marcello Viola e dal pm Luigi Luzi e condotte dai carabinieri del Nucleo investigativo. Da quanto si è saputo, si tratta di un nordafricano, che sarebbe l’autore delle minacce, il giorno prima e la mattina stessa del rogo, nei confronti del padre e della madre del titolare cinese del magazzino. E sarebbe la stessa persona ripresa dalle telecamere di sorveglianza e che avrebbe buttato della sostanza accelerante nello showroom attraverso un lucernaio sul tetto. La persona identificata, di cui c’è anche un identikit, potrebbe aver agito su mandato di altri in relazione ad un recupero crediti e con modalità estorsive. Pretendeva, in sostanza, soldi dai titolari del magazzino. Stando alla denuncia, 20mila euro.
Nei giorni scorsi, durante un sopralluogo nell’inchiesta condotta anche dai vigili del fuoco, la presenza indubbia di una sostanza accelerante del rogo era stata segnalata da un cane pastore belga specializzato.