Coca Cola, sciopero nazionale e presidio davanti alla sede di Sesto S. Giovanni

L’agitazione è contro i carichi di lavoro eccessivi. In una nota il sindacato afferma come invece di trovare un bilanciamento tra vita privata e lavoro, gli obiettivi di vendita e le attività affidate ai promoters sono continuamente aumentate.

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I sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil sottolineando la “altissima adesione” al presidio davanti alla sede di Coca Cola Hbc Italia di piazza Indro Montanelli di Sesto S. Giovanni (MI). In tutto – spiegano i sindacati – i commerciali di Coca Cola sono un centinaio in Italia, di cui circa 50 a Milano. “Viaggiano tra le regioni – spiega Alessandro Credali della Flai Cgil Milano – siglano i contratti e poi verificano il rispetto degli accordi con i singoli punti vendita”. “Il problema – sottolinea il sindacalista – è che lavorano 12/13 ore al giorno, hanno obiettivi irraggiungibili, con conseguenti penalizzazioni economiche sui premi, e spesso viene loro richiesto anche di fare le consegne, non previste però dal contratto”. “Una situazione – conclude – che va avanti da troppo tempo, mentre lo sciopero unitario sta avendo un’altissima adesione”. Il tema degli eccesivi carichi di lavoro è oggetto di discussioni con l’azienda da anni e gli impegni più volte enunciati nei confronti dei sindacati sono rimasti lettera morta, anzi, gli obiettivi di vendita e le attività affidate ai promoters sono continuamente aumentate costringendo spesso le lavoratrici e i lavoratori a dover lavorare oltre il normale orario di lavoro, concludono i sindacati.

Gennaro De falco Segretario Generale Flai Cisl Milano

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