Quel senso tutto anti-italiano della goduria per la presenza dei falchi in Europa

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Di Fabio Massa

C’è qualcosa che davvero non mi piace, nella politica italiana di questi anni. Un senso già avvertito in passato, e più volte, sia a destra sia a sinistra. Quel senso di goduria quando, a livello internazionale, qualcosa va storto per il governo perché così si può attaccare più forte l’avversario di turno. E’ il caso della nomina di Raffaele Fitto. Ognuno può pensarla come vuole, ma il fatto che Von Der Leyen, contro la quale Fdi ha votato contro (non astenuta, ma proprio contro!), non abbia ceduto alle richieste anti-italiane dei socialisti europei che avrebbero voluto l’Italia fuori dai posti che contano, e abbia mantenuto la sua parola, la dice lunga sia sul fatto che questo è un successo della Meloni e pure sul fatto che Ursula è assai più lungimirante di quanto veniva dipinta pure dalla destra: pur di non tenere fuori l’Italia, ai margini e in opposizione a tutto, rischia la rottura politica con chi l’ha sostenuta. Insomma, un applauso a Ursula per aver mantenuto la parola data a Meloni. Poco da dire, la sintesi è questa. Ma non è questo quello di cui parliamo oggi. Quello di cui parliamo oggi è quella goduria, che si registra qui e là sulla stampa italiana, per il fatto che ai vertici in Europa ci sono i cosìddetti “falchi”, che potrebbero metterci in difficoltà con il loro rigore. Perché mai uno dovrebbe godere perché l’Italia è in difficoltà non mi è chiaro. Forse perché comunque vada ha il sedere al caldo. E se ha il sedere al caldo è opportuno che faccia un giro tra quelli invece che ce l’hanno al freddo, perché nel resto del mondo viene prima il Paese e poi il partito. E vale – lo ribadisco – per la destra e per la sinistra.

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