Omicidio Ravasio, arrestato l’ottavo complice della mantide di Parabiago

Fermato un magrebino disoccupato che il giorno del delitto, in cambio della promessa di un appartamento, ha simulato un malore in strada per bloccare il traffico e consentire agli altri di uccidere il compagno di Adilma Pereira: un piano orchestrato per impossessarsi del patrimonio dell’uomo.

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Un altro arresto, l’ottavo, per l’omicidio di Fabio Ravasio, l’uomo ucciso a Parabiago per impossessarsi del suo patrimonio milionario: i carabinieri di Legnano, su disposizione della Procura di Busto Arsizio, hanno ammanettato un 45 enne magrebino, disoccupato, accusato di far parte dello spietato piano omicida ordito, secondo l’accusa, dalla compagna Adilma Pereira Carneiro. Ravasio era stato investito lo scorso 9 agosto, mentre tornava a casa in bici, lungo la strada provinciale 149 nel Milanese, in quello che doveva sembrare un incidente. La 49enne brasiliana, in custodia cautelare in carcere, è stata soprannominata la “mantide di Parabiago” ed è una adepta del Candomblé, una religione afrobrasiliana. Nella serata di giovedì l’arresto del nordafricano che, comunicano i carabinieri, il giorno dell’omicidio ha simulato un malessere in strada per indurre i passanti a soccorrerlo bloccando il traffico e consentire così agli altri di uccidere Ravasio. In cambio avrebbe ottenuto un appartamento nell’hinterland milanese. Nei giorni scorsi erano stati arrestati sette uomini che avrebbero aiutato la “mantide di Parabiago” a portare a termine il progetto: tra questi un figlio di 25 anni; un ex marito con cui in realtà risulta ancora sposata; un meccanico; il fidanzato della figlia; il tuttofare dell’ex marito e un barista di 47 anni. Attorno alla donna aleggiano sospetti inquietanti considerato che il padre del suo primo figlio è stato assassinato in Brasile e il primo marito (originario di Sedriano, nel Milanese) è morto a 48 anni, ufficialmente per un infarto (dopo aver lasciato in eredità alla Carneiro una casa in Puglia che risulta ancora intestata a lei).

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