I parenti di Sharon Verzeni interrogati dai carabinieri

La sorella, il cognato e il fratello della donna uccisa a Terno d'Isola (Bergamo) sono stati sentiti a lungo in caserma come persone informate sui fatti. Un delitto mirato o il gesto di uno squilibrato? Le indagini proseguono a tutto campo.

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Sharon Verzeni con il compagno - da Facebook - foto IPA

I carabinieri di Bergamo hanno convocato ieri in caserma la sorella, il cognato e il fratello di Sharon Verzeni, la donna di 33 anni uccisa a coltellate in strada tre settimane fa mentre passeggiava in via Castegnate, a Terno d’Isola. I tre familiari sono giunti al comando provinciale di via delle Valli intorno alle 14.30, senza avvocato, per essere ascoltati come persone informate sui fatti. Nei giorni scorsi era stato ascoltato per cinque ore anche il compagno di Sharon, Sergio Ruocco, insieme al padre, Mario. Ruocco era già stato sentito anche nell’immediatezza del delitto: il suo alibi – si trovava a casa della coppia al momento dell’omicidio – è stato confermato. Ora i nuovi interrogatori, probabilmente per capire se ci siano elementi non ancora emersi. La donna, barista al ‘Vanilla’ di Brembate, aveva poche amicizie e frequentazioni. Amava leggere e da qualche tempo fare queste passeggiate serali, consigliatele dal dietologo: l’ultima è stata quella di tre settimane fa, quando qualcuno le ha inferto, con particolare violenza, quattro coltellate, tre delle quali si sono rivelate mortali. Ancora non si sa né se il delitto sia stato mirato verso la trentatreenne, né se si sia invece trattato del gesto improvviso di uno squilibrato. Intanto è emerso che sarebbero ben venti le sagome riprese dalle varie telecamere della videosorveglianza della zona attorno al delitto nei momenti precedenti e posteriori la morte di Sharon: a queste ‘ombre’ gli investigatori stanno cercando di dare un nome, anche se si tratta di una operazione tutt’altro che semplice perché le immagini non sono per nulla facili da decifrare e spesso neppure chiare. Si tratta in ogni caso di persone in auto, a piedi e in bicicletta che compaiono nelle immagini di circa 60 telecamere pubbliche e private della zona di Terno d’Isola, ma non solo. Partendo da via Castegnate, luogo del delitto, gli accertamenti sulle riprese video sono stati estesi anche ben oltre i confini di Terno. Tra tutte queste persone immortalate potrebbe trovarsi anche l’assassino della donna, ma pure qualcuno in grado di poter fornire dettagli utili alle indagini.

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