Sicurezza, da giugno a Milano emessi 50 ‘Daspo Willy’

I provvedimenti che vietano l'accesso a locali e alle zone dove sono stati commessi i reati sono a carico soprattutto di autori di rapine, spesso con spray urticante, nella maggior parte dei casi giovani nordafricani.

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A partire dal primo giugno, con l’intensificarsi dei controlli, il questore di Milano Bruno Megale ha emesso circa 50 “Daspo Willy” nei confronti di persone, prevalentemente di origine nordafricana, che si sono rese responsabili di rapine, soprattutto nelle zone della movida, commesse spesso con l’utilizzo dello spray urticante. Lo rende noto la Questura di Milano la quale spiega che al destinatario di “Daspo Willy” è vietato di accedere, per un periodo che va da 1 a 3 anni, a pubblici esercizi o locali di pubblico intrattenimento e nelle immediate dei luoghi in cui sono stati commessi i reati. È il caso, ad esempio, di un libico che, assieme a altri due complici nel giro di pochi minuti si è reso responsabile di un furto con strappo ai danni di una giovane donna a bordo della sua bici e di una rapina ai danni di una coppia di fidanzati. Oppure il caso della notte dell’11 agosto, quando un egiziano ha prima aggredito due passanti con spray urticante e cocci di bottiglia e tentato di derubarli di un orologio di lusso e di una collanina in oro. Quest’estate sono state emesse altre misure di prevenzione nei confronti di persone che hanno commesso reati predatori o violenti: 159 avvisi orali, 32 fogli di via obbligatori e 52 Daspo fuori contesto (nei confronti di persone ritenute pericolose). I servizi di controllo del territorio svolti dai Commissariati cittadini hanno permesso al questore di emettere anche 44 Daspo Urbani a carico di persone che, con la loro condotta, in più occasioni hanno creato problemi al decoro, sicurezza e tranquillità pubblica.

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