Bergamo, bloccato rimpatrio degli orfani ucraini, restano in Italia

La richiesta di rimpatrio era stata fissata per dopodomani, 16 agosto, ma ora è stata per l'appunto congelata dalle autorità italiane. Anche perché molti degli orfani sono in cura negli ospedali di Bergamo per diverse e gravi patologie.

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La questura di Bergamo ha deciso di bloccare per almeno due settimane il rimpatrio dei 57 orfani ucraini, bambini e adolescenti tra i 6 e i 16 anni, che si trovano nella Bergamasca dall’inizio del conflitto nel loro Paese d’origine. Kiev ne aveva chiesto tramite il consolato ucraino in Italia il rimpatrio immediato ma contro questa ipotesi si sono schierate le agenzie internazionali per la protezione dei minori, tra cui l’Unicef, e i tutori di questi orfani, che avevano formalizzato una richiesta di protezione internazionale. Il gruppo proveniva da due orfanotrofi di Berdyansk, città sul Mar Nero da dove erano fuggiti mentre avanzavano le truppe russe. La richiesta di rimpatrio era stata fissata per dopodomani, 16 agosto, ma ora è stata per l’appunto congelata dalle autorità italiane. Anche perché molti degli orfani sono in cura negli ospedali di Bergamo per diverse e gravi patologie. Inoltre il perché di tanta fretta nel voler richiamare in patria questi bambini, peraltro senza famiglia, non è chiaro: secondo le autorità italiane deve prevalere il loro interesse e dunque per ora continueranno a essere ospitati nel nostro Paese.

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