Tassa di soggiorno, Federalberghi Lombardia: no alla “mano libera” ai Comuni

Per una camera di un hotel a tre stelle si pagherebbero 10 euro a notte fino ad arrivare a 25 euro negli alberghi extralusso.

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Federalberghi Lombardia esprime “grande preoccupazione” per l’ipotizzato sensibile aumento generalizzato dell’imposta di soggiorno previsto in un decreto ancora in fase di bozza: per una camera di un hotel a tre stelle si pagherebbero 10 euro a notte fino ad arrivare a 25 euro negli alberghi extralusso.
“Già all’incirca un anno fa – ricorda Fabio Primerano, presidente di Federalberghi Lombardia – avevamo messo in guardia sull’intenzione del Comune di Milano di voler portare l’imposta a 10 euro e di poterne usare gli introiti non soltanto in ambito turistico. Ora rischiamo una situazione generalizzata molto simile con un sostanziale ‘mano libera’ a tutti i Comuni. L’imposta di soggiorno, specie per aziende che applicano tariffe non alte, può incidere notevolmente sulla spesa del singolo, di una coppia o di una famiglia per ciascun pernottamento. Ci sarebbe inoltre un aggravio di costi per gli operatori che devono pagare le commissioni delle carte di credito e dei POS quando si incassa l’imposta di soggiorno. Anche su questo punto chiediamo che ci sia o un’esenzione totale dei costi o un aggio come avviene in altre situazioni di raccolta dei tributi per conto della pubblica amministrazione. La possibilità generalizzata da parte dei Comuni di poter aumentare l’imposta di soggiorno rischia poi di innescare una corsa all’emulazione nei vari centri lombardi con effetti negativi in prospettiva per il turismo”.
La precisazione del Ministero del Turismo che, per quanto di propria competenza, non ha ancora concluso le interlocuzioni con le associazioni di categoria, non rassicura più di tanto.
“Il turismo sostiene la crescita del Pil e dell’occupazione, il Governo non aumenti la pressione fiscale. A chi ha la responsabilità di definire la politica nazionale chiediamo – afferma Primerano – di imporre una corretta disciplina di bilancio agli enti locali, anziché fornir loro gli strumenti per fare cassa e peggiorare la situazione. Le attività ricettive hanno, inoltre, da poco rinnovato il Contratto collettivo nazionale di lavoro: scoraggiare i turisti per gli importi eccessivi dell’imposta costituisce un freno al turismo e non aiuta certo le imprese e i lavoratori del settore”.

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati

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