Prefettura Milano: sottoscritto il Patto Stazioni Sicure

Obiettivo comune e condiviso del Patto è promuovere e consolidare la sicurezza delle stazioni ferroviarie milanesi, favorendo sinergie e iniziative congiunte per una più efficiente governance dei fenomeni di marginalità, di degrado urbano e di esclusione sociale.

0
1171
Foto IPA

Questa mattina, presso la Prefettura di Milano, è stato siglato il Patto Stazioni Sicure per la realizzazione di azioni congiunte per una più efficiente governance delle infrastrutture ferroviarie milanesi: Stazione Centrale, Stazione Garibaldi, Stazione Rogoredo, Stazione Certosa, Stazione Cadorna e delle aree contigue.

Il patto è stato sottoscritto dal Prefetto di Milano Claudio Sgaraglia, dal Comune di Milano, dalle Forze di Polizia, dall’Ispettorato Area Metropolitana, da RFI Rete Ferroviaria Italiana, da Ferrovie Nord, da Confcommercio e Federmoda, da Epam, da Confesercenti, da Federalberghi, da Federfarma, dall’Associazione Turismo e Ricettività e dal Coordinamento Comitati Milanesi.

Obiettivo comune e condiviso del Patto è promuovere e consolidare la sicurezza delle stazioni ferroviarie milanesi, favorendo sinergie e iniziative congiunte per una più efficiente governance dei fenomeni di marginalità, di degrado urbano e di esclusione sociale. Accanto alla centralità dell’attività di controllo del territorio, assicurata dalle Forze di Polizia, il patto sancisce forme di intervento congiunte e coordinate, nell’ottica della “sicurezza partecipata”, che vedono il coinvolgimento di pubbliche istituzioni, di associazioni rappresentative del commercio, dei pubblici esercizi e del turismo e di soggetti rappresentativi delle comunità territoriali, all’interno di un sistema di azione improntato alla prevenzione ed al contrasto di quelle condotte che rappresentano un concreto pericolo per la sicurezza urbana e favorire una più efficace gestione dei fenomeni di marginalità e di degrado urbano, con particolare riferimento alle stazioni ferroviarie di Milano Centrale, Milano Garibaldi, Milano Cadorna, Milano Rogoredo e Milano Certosa e alle aree attigue che appaiono maggiormente a rischio per il reiterarsi di eventi ed aggregazioni illecite.

Secondo le direttive ministeriali, sono proseguite le operazioni di controllo interforze, cosiddette ad “Alto Impatto”, che ad oggi hanno portato ad importanti risultati, sia in termini di controllo del territorio che di arginamento del degrado derivante dalla presenza di numerosi soggetti senza fissa dimora, grazie anche a progetti del Comune di Milano intrapresi in tale direzione. In conformità alle indicazioni fornite dal Ministero dell’Interno, l’incremento, previsto dalla legge di bilancio per il 2024, di ulteriori 156 militari del contingente dell’operazione “Strade Sicure”, che si sommano ai 651 già presenti sul territorio, è stato destinato al rafforzamento dei dispositivi di controllo e sicurezza delle infrastrutture ferroviarie con l’impiego di 100 unità.  Nell’ambito dell’operazione “Alto impatto”, sono state controllate ad oggi più di 200.000 persone, di cui sono stati arrestati 288 soggetti e 3.161 denunciati e poi sono stati adottati 1.120 provvedimenti di espulsione di stranieri irregolari. Sono stati controllati 25.938 veicoli, di cui 4.944 sono stati sanzionati, e 5.253 esercizi pubblici, all’interno dei quali sono stati trovati 227 lavoratori irregolari. Circa 30.000 sono state le unità delle Forze di Polizia impiegate, a cui si devono aggiungere 2.704 agenti di Polizia Municipale.

Tali servizi mirati interforze vengono realizzati grazie an che alla collaborazione di altri enti esterni con specifiche competenze ispettive, in particolare dell’Ispettorato territoriale del Lavoro, nonché, congiuntamente a personale AMSA, per la rimozione di ricoveri di fortuna, giacigli occasionali, masserizie e rifiuti accatastati sulle piazze, aiuole, giardini e marciapiedi.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.