Caldo, la Cgil chiede la sospensione del lavoro nei cantieri

Sospendere il lavoro in occasione di emergenze legate al calore, a salvaguardia della salute e della vita di migliaia di lavoratori del settore. Lo chiede la Fillea Cgil con un appello al Prefetto, al sindaco di Milano e agli altri sindaci dell'area metropolitana.

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Per i prossimi giorni i bollettini meteo del governo e dell’Inail prevedono anche a Milano ondate di calore con picchi per i rischi sul lavoro in particolare per i lavoratori che operano nei cantieri. Lo sottolinea la Fillea Cgil.
“Come già chiesto da Fillea al governo nazionale – si legge in una nota –  diventa indispensabile una normativa generale che regoli le sospensioni delle lavorazioni in occasione di emergenze legate al calore, a salvaguardia della salute e della vita di migliaia di lavoratori del settore”.
Alle istituzioni locali, al Prefetto di Milano, al sindaco Sala e agli altri sindaci dell’area metropolitana, il sindacato chiede di disporre lo stop all’attività nei cantieri edili nelle ore più calde della giornata, seguendo l’esempio delle ordinanze già emesse in altre regioni e comuni d’Italia.
“Le emergenze climatiche e l’organizzazione del lavoro in condizioni estreme non possono essere affrontate esclusivamente con lo strumento unilaterale della cassa integrazione, ma per la loro portata necessitano della massima attenzione da parte delle imprese, come richiesto nella nostra piattaforma di rinnovo del contratto provinciale edile, e di una presa di posizione delle istituzioni locali prima che si ripetano casi di malori e decessi a causa dell’eccessiva esposizione”.

 

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