Milano, i comitati presentano 20 segnalazioni per “cantieri anomali”

La Rete non si è limitata a fotografare i cartelli che segnalano la presenza di un cantiere ma è stato anche fatto regolare accesso agli atti presso il settore urbanistica del comune di Milano. L’obiettivo è di segnalare la presenza di cantieri autorizzati che non rispettano i Piani attuativi previsti.

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Gli esponenti della Rete dei Comitati della Città Metropolitana di Milano hanno presentato questa mattina i risultati della campagna “Okkio al cartello” alla Procura del Tribunale. Frutto del lavoro di mesi, l’iniziativa – come hanno spiegato i promotori – ha l’obiettivo di segnalare la presenza in città di cantieri autorizzati tramite Scia (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) o Pdcc (Permesso di costruire in Convenzione) che non rispettino i Piani attuativi previsti. “Abbiamo raccolto parecchie segnalazioni di cittadini che si sono visti erigere davanti casa, nei cortili, dei mastodonti di cemento e per questo si sono preoccupati – ha affermato la portavoce Maria Castiglioni -. Non solo per quello, abbiamo fatto questa campagna anche in relazione alle inchieste che la procura ha avviato da gennaio perché ci siamo resi conto che a Milano c’è una certa sensibilità rispetto a una politica urbanistica affetta da squilibri e storture. Vogliamo mostrare queste storture all’opinione pubblica”. Castiglioni ha mostrato poi una chiavetta usb: “Qui sono contenute tutte le segnalazioni raccolte”. La Rete non si è limitata a fotografare i cartelli che segnalano la presenza di un cantiere ma è stato anche fatto regolare accesso agli atti presso il settore urbanistica del comune di Milano. Sono oltre 20 le segnalazioni raccolte: via Desenzano 18, via San Cristoforo 4/12, via Watt 15, via Calvino 11, via Fioravanti 5, via Bramante 43, via Durando/Via Morghen, piazza Tirana 24, via Cenisio 81, via FF.AA195, piazzale Archinto 7, viale Scarampo 44, via Arona 15, via Monte Generoso 27, via Confalonieri 29, via G.Richard 24. “Abbiamo tutti gli atti a corredo di questi cantieri autorizzati con titoli edilizi che non dovrebbero essere tali – ha spiegato Castiglioni -. I cantieri sono stati autorizzati con delle semplici Scia che non prevedono il piano attuativo e quindi questo naturalmente implica una stortura di cui noi ci siamo fatti segnalatori”.

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