Fine vita, Cappato: Regione Lombardia dia tempi certi

"Non è dignitoso e umano tenere mesi o addirittura anni in attesa di una risposta persone con patologie irreversibili e sofferenze insopportabili. Hanno diritto di essere aiutate a morire e questo lo ha già stabilito la Corte Costituzionale".

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“Chiediamo che ci siano tempi certi nelle risposte da dare alle persone che chiedono di essere aiutate a morire. Non è dignitoso e umano tenere mesi o addirittura anni in attesa di una risposta persone con patologie irreversibili e sofferenze insopportabili. Hanno diritto di essere aiutate a morire e questo lo ha già stabilito la Corte Costituzionale”. Regione Lombardia “non si deve esprimere su questo”, ma, essendo responsabile della sanità “deve, a nostro avviso, intervenire per garantire che i tempi e le procedure siano certi e sicuri anche per meglio prevenire i suicidi e tutelare il personale sanitario”. Lo ha detto Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni e membro del comitato promotore della proposta di legge regionale sul fine vita “Liberi Subito” al termine dell’odierna audizione in commissione Affari istituzionali ed Enti locali del Consiglio regionale.

“Quello che abbiamo spiegato e sostenuto in Consiglio regionale è che se non venisse approvata la nostra proposta “Liberi subito” per i tempi certi sulla morte volontaria, comunque le Asl devono rispondere. In altre Regioni i tribunali hanno condannato i direttori sanitari per la mancata risposta. Ecco perché questa risposta è anche a tutela dei dipendenti di Regione Lombardia”.

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati

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