Di Fabio Massa
Che cosa sta succedendo in Europa? E’ successo che la destra “moderata” di Giorgia Meloni (perché sì, in Europa la destra di Fratelli d’Italia è ritenuta moderata) è stata “superata” dalla destra più radicale di Orban e Salvini, che si sono messi insieme nel gruppo dei “Patrioti”. In contemporanea in Francia una coalizione vastissima, tutti insieme contro Le Pen, ha battuto la destra che avrebbe potuto vincere. Nessuno però dice a che prezzo: l’affermazione di Melenchon, uno che è anti-atlantista, che ammira il Venezuela di Maduro, ha ricevuto accuse di antisemitismo (anche se chiunque difenda la Palestina le riceve, più o meno). Di certo è la sinistra estrema anche per la Francia, che di suo non è un modello di moderatismo. Detto questo, la verità è che sinistra e destra si stanno radicalizzando, a livello europeo. E’ sempre di più un dentro o fuori, idee forti, che non lasciano spazio alla mediazione. Lo vediamo anche nelle nostre città, tutte afflitte da uno scollamento incolmabile tra centro e periferia, tra città capoluogo e vari hinterland, tra condizioni di vita costosissime ma dorate e andamento lento e virtù contadine. Le città ribollono di battaglie per i diritti, le campagne di paura per il futuro. Del resto chi ha meno teme per quello che verrà, chi ha di più si preoccupa per i diritti sociali. E’ del tutto naturale. In Italia, come sempre accade, è in corso la tipica parabola di chi governa. Vince le elezioni alla grande (che si tratti di Renzi, Salvini, Meloni eccetera), raggiunge l’apice con le Europee e poi inizia il calo fisiologico fino al cambio alle elezioni successive. E’ successo negli ultimi trent’anni, succederà ancora se Meloni non si mostrerà più brava (e fortunata) di tutti quelli che l’hanno preceduta, Berlusconi compreso. Intanto la tarantella continua, e l’Italia va avanti, tra un colpo al cerchio e uno alla botte. Aspettando le vacanze.