ROMA (ITALPRESS) – Tra i cinque principali paesi europei, l’Italia ha il dato peggiore per evasione dell’Iva. Abbiamo un gettito potenziale di 135,58 miliardi di euro contro 120,98 miliardi effettivamente riscossi e un gap di 14,6 miliardi, pari al 10,8%. È quanto emerge da un rapporto del Centro studi di Unimpresa. La Germania ha un gap Iva del 2,8%. La Francia, pur avendo avuto problemi in passato, ha ottenuto – secondo Unimpresa – risultati migliori del nostro Paese, tant’è che il buco Iva transalpino è sceso dall’8,5% al 4,9% nel 2022. La Spagna rappresenta invece un vero e proprio caso di successo, con un ammanco Iva passato dal 5,5% allo 0,8% e un buco di appena 660 milioni. L’Olanda, con lo 0,2%, si distingue come il paese con il divario IVA più basso tra i principali paesi europei. “segno – secondo Unimpresa – di un sistema fiscale estremamente efficiente e di alta conformità da parte dei contribuenti”. Se si allarga il confronto a Belgio, Portogallo e Grecia, l’Italia risulta seconda solo a quest’ultima in termini di inefficienza nella raccolta dell’Iva. «Il miglioramento dell’Italia tra il 2021 e il 2022 deve rappresentare uno stimolo ulteriore per il governo a proseguire nel percorso di riforma e semplificazione”, dice il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara.
sat/mrv
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