Incidenti sul lavoro: in giugno sei morti in Lombardia, l’appello della Uil

“Vogliamo che il profitto, venga messo da parte e si investa in formazione, assistenza e maggiori controlli e sanzioni”.

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Ad aprile 2024 erano 52 i lavoratori morti sul lavoro in Lombardia con 37.796 denunce di infortunio. Il dato è riferito dalla Uil Lombardia. A questi, sottolinea il sindacato, si aggiungono altri lavoratori, di cui ben 6 nel mese di giugno. “Lanciamo nuovamente il nostro grido – sottolinea il segretario generale Uil Lombardia Enrico Vizza -. Adesso basta, vogliamo zero morti sul lavoro. Vogliamo scuotere la coscienza di tutti, imprese, istituzioni, enti locali, cittadini, ognuno per il proprio ruolo, nessuno deve stare in silenzio. Vogliamo che il profitto, venga messo da parte e si investa in formazione, assistenza e maggiori controlli e sanzioni. Vogliamo maggiori controlli e ispezioni assumendoci, come sindacato la nostra responsabilità attraverso denunce e segnalazioni in tutti i luoghi di lavoro. Se il sindacato è presidio di diritti, di democrazia di assistenza, allora dobbiamo promuovere tutti gli strumenti a nostra disposizione per fermare le stragi sul lavoro ! Segnalazioni, assistenza, infortuni, attraverso gli sportelli Sindacali e del Patronato . Alle aziende e agli imprenditori onesti che investono sulla sicurezza chiediamo di scendere in campo con noi per raggiungere l’obbiettivo di zero morti. Ai sindaci dei Comuni chiediamo un maggiore impegno anche attraverso la polizia locale. Ogni azione per evitare infortuni sul lavoro va messa in campo”.

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