Da oggi l’azienda Flowserve di Mezzago, in Brianza, procederà con 61 licenziamenti. Si è infatti interrotta la trattativa con i sindacati. Lo comunica la Cgil.
“Gravissimo quanto avvenuto il 13 giugno presso il tavolo istituzionale in regione Lombardia dove la multinazionale Flowserve ha rotto le trattative in corso annunciando che procederà con i 61 licenziamenti” si legge in un comunicato della Cgil Monza e Brianza.
“Uno schiaffo ai lavoratori, alle istituzioni, alle forze politiche ed alle organizzazioni sindacali che per oltre due mesi si sono battuti per la tutela dei lavoratori del sito di Mezzago.
Ancora una volta un’azienda multinazionale ha deciso di delocalizzare produzione ed attività in altri paesi del sud est asiatico, lasciando invece in Italia decine di licenziamenti”.
“Nonostante gli appelli e le disponibilità di interlocuzione date dalle istituzioni e dalla IV Commissione di Regione Lombardia e dalle forze politiche sugli sviluppi industriali, sugli ammortizzatori sociali, sulla formazione e politiche attive, l’azienda procede sulla sua strada. Questa mattanza nel nostro paese deve finire – afferma Adriana Geppert della FIOM CGIL – le multinazionali, compresa FLOWSERVE, parlano di responsabilità sociale di impresa, di dialogo con i lavoratori e con le loro rappresentanze sindacali, e poi licenziano buttando in mezzo ad una strada decine di lavoratori e le loro famiglie”.
Le lavoratrici ed i lavoratori si organizzeranno nelle prossime ore per impugnare i licenziamenti e proseguire la loro battaglia legalmente, con il supporto della FIOM CGIL.
Flowserve, 61 licenziamenti nella sede di Mezzago
La Cgil Monza e Brianza denuncia la rottura delle trattative per scongiurare i licenziamenti. "Uno schiaffo ai lavoratori, alle istituzioni, alle forze politiche ed alle organizzazioni sindacali che per oltre due mesi si sono battuti per la tutela dei lavoratori del sito di Mezzago"commenta il sindacato