La magistratura a Milano indaga su numerosi possibili abusi edilizi: grattacieli al posto di capannoni, palazzi dentro a cortili, tutti tirati su con semplici Scia e senza pagare i dovuti oneri di urbanizzazione. Denaro che, se le accuse venissero accolte dai giudici, sarebbe quindi stato sottratto alle casse comunali e quindi ai cittadini milanesi e ai servizi che Palazzo Marino deve loro garantire. Mentre la Procura indaga, la politica cerca invece soluzioni per bloccare le inchieste e lasciare mano libera ai costruttori. E’ il cosiddetto “Salva Milano”, il decreto del ministro Salvini che sanerebbe tutto. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha rimandato al mittente, Salvini, il decreto “salva grattacieli”. Ma la Lega e il centro-destra sono determinati a soccorrere “l’avversario” Sala e settimana prossima il decreto andrà in discussione in Parlamento. Intanto il giornalista de Il Fatto Quotidiano Gianni Barbacetto, che da tempo si occupa della vicenda, si è beccato una querela da Sala e la sua giunta. Una decisione duramente contestata dall’Ordine dei Giornalisti della Lombardia e dall’Associazione Lombarda Giornalisti, il sindacato di categoria. Comitati e associazioni civiche intanto chiedono che venga ritirata la denuncia a Barbacetto e che la magistratura possa fare il suo corso e lo fanno anche attraverso una raccolta di firme su change.org: https://chng.it/2B5PB7Dx25
E oggi, lunedì, dalle 17 alle 18, è stato organizzato un flash mob in piazza della Scala sotto le finestre del sindaco.